Il bilancio di sostenibilità è uno strumento chiave per valutare e comunicare l‘impatto ambientale, economico e sociale delle attività aziendali. In un’epoca di crescente consapevolezza ecologica, infatti, la sostenibilità è diventata ormai non solo un’opzione desiderabile, ma un imperativo per le imprese.
Questo report, oltre a garantire la conformità normativa, aiuta le aziende a imboccare la strada verso un futuro più responsabile. Offre una visione completa della capacità di un’organizzazione di generare valore per tutti gli stakeholder, abbracciando responsabilità ambientali, sociali ed etiche.
In un mondo guidato da tecnologia e conoscenza, le aziende sostenibili possono gestire meglio i rischi ambientali, sociali e di governance, comprendendo e influenzando l’impatto delle loro attività. Misurare e rendere trasparente questo impegno è cruciale per apportare benefici al pianeta e alle persone, e qui i bilanci di sostenibilità giocano un ruolo centrale.
Questo articolo esamina l’importanza di questo report, chi è tenuto a redigerlo e come possa guidare le aziende verso un futuro energetico più responsabile e innovativo.
Cos’è il bilancio di sostenibilità e perché è importante
Si tratta di un documento che comunica in modo trasparente le azioni e i risultati di un’azienda riguardo la sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Redatto annualmente, il report di sostenibilità esamina gli impatti economici, sociali e ambientali (positivi e negativi) delle attività aziendali e tiene conto delle aspettative degli stakeholder, cioè dipendenti, fornitori, azionisti, investitori, clienti, media, autorità e associazioni locali, definiti anche come “portatori d’interesse”
L’Unione Europea, nel suo Libro Verde (2001), lo definisce come: “l’integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle operazioni commerciali e nei rapporti con le parti interessate”.
Dunque, questo report è una sorta di fotografia oggettiva delle performance e dell’impegno di un’azienda sui temi ambientali, sociali e di governance, che condivide all’esterno in modo chiaro e trasparente obiettivi raggiunti e intenzioni. Si differenzia dal bilancio ambientale, che è focalizzato invece esclusivamente sull’impatto ambientale dell’azienda.
Perché è importante?
Non è solo una pratica di compliance normativa, ma rappresenta anche un’opportunità strategica per le aziende. Redigere questo documento consente di:
- Migliorare la reputazione aziendale: comunicare in modo trasparente le proprie azioni sostenibili può aumentare la fiducia dei consumatori e degli investitori;
- Rispondere alle aspettative del mercato: i clienti e gli investitori sono sempre più attenti alle pratiche sostenibili e preferiscono aziende che dimostrano un impegno concreto verso l’ambiente;
- Identificare e ridurre i rischi: monitorare le performance ambientali e sociali può aiutare a identificare rischi potenziali e a implementare misure per mitigarli;
- Promuovere l’efficienza operativa: le iniziative di sostenibilità possono portare a una maggiore efficienza e a una riduzione dei costi, ad esempio attraverso il risparmio energetico e la riduzione dei rifiuti.
Il rapporto di sostenibilità è fondamentale per comunicare le prestazioni e gli impatti di un’impresa su diverse questioni legate alla sostenibilità, aumentare la trasparenza riguardo ai rischi e alle opportunità, e assumere responsabilità verso gli stakeholder interni ed esterni.
Chi è obbligato a redigere il bilancio di sostenibilità? Vediamolo meglio nel prossimo paragrafo.
Per chi è obbligatorio redigere il bilancio di sostenibilità?
Secondo le normative europee e nazionali, il bilancio di sostenibilità è obbligatorio per alcune tipologie di aziende. La Direttiva UE 2022/2624 , la cosiddetta Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), dal 1° gennaio 2024 ha introdotto l’obbligo del reporting di sostenibilità per tutte
- PMI quotate in borsa;
- Aziende con più di 250 dipendenti;
- Imprese con fatturato annuo superiore a 50 milioni di euro o un totale di bilancio superiore a 20 milioni di euro;
- Aziende con bilancio annuo pari ad almeno 43 milioni di euro;
- Aziende di paesi extra-UE quotate sui mercati regolamentati UE;
- Filiali UE di società non UE che generano un fatturato sostanziale all’interno dell’Unione Europea.
La pratica resta invece volontaria per le PMI che non rientrano in tali criteri.
Quante aziende redigono il bilancio di sostenibilità?
Una ricerca svolta da Deloitte sul Ruolo del Sustainability manager, tra il 2022 e il 2023, su un campione di 500 aziende italiane ha messo in evidenza che solo un’azienda italiana su 10 produce il bilancio di sostenibilità.
Inoltre, solo il 7% delle aziende italiane ha già al proprio interno una figura dedicata esclusivamente alla sostenibilità. Tuttavia, questa percentuale sale al 37% se consideriamo le imprese con più di cinquanta dipendenti.
Con l’introduzione dell’obbligo di rendicontazione non finanziaria, è probabile che questo trend continui a crescere. Anche le PMI, sebbene non siano soggette direttamente alla direttiva, stanno sempre più riconoscendo l’importanza di adottare pratiche sostenibili e di comunicarle efficacemente ai loro stakeholder.
Report di sostenibilità: come redigerlo
Attualmente, non esiste un riferimento unico a livello europeo, ma la maggior parte delle imprese segue gli standard del Global Reporting Initiative(GRI).
Queste linee guida si sviluppano in sei fasi:
- Mappatura degli stakeholder
- Analisi di materialità interna;
- Analisi di materialità esterna;
- Definizione del cruscotto indicatori;
- Raccolta dei dati;
- Elaborazione e redazione del documento.
Gli standard GRI includono standard universali e tre specifici per economia, ambiente e sociale. Per capire meglio come è fatto un bilancio di sostenibilità, vogliamo riportare un esempio concreto di alcuni degli elementi che può contenere:
- Utilizzo di risorse energetiche (es. fonti rinnovabili);
- Emissioni inquinanti e gas-serra;
- Rispetto della biodiversità marina e terrestre;
- Lotta alla corruzione e alla concussione;
- Diversità e pari opportunità;
- Salute e sicurezza sul lavoro;
- Rispetto dei diritti umani e contrasto alle discriminazioni;
- Impatto sull’ambiente.
In pratica, nel report di sostenibilità un’azienda può illustrare quanto del fabbisogno energetico è coperto da fonti di energia rinnovabile, quali interventi di efficientamento energetico degli edifici sono stati adottati, come vengono ridotte le emissioni nocive di CO2 e molto altro ancora. Il concetto di sostenibilità, infatti, può estendersi anche a obiettivi sociali ed economici.
Quali sono i vantaggi dei bilanci di sostenibilità
Il report di sostenibilità è uno strumento vantaggioso per le aziende che desiderano muoversi verso il futuro con più consapevolezza e responsabilità. Oltre a soddisfare gli obblighi normativi, adottare e pubblicare questo documento permette di:
- Semplificare e rendere efficienti i processi decisionali e di gestione;
- Ridurre i rischi e gli sprechi lungo tutta la filiera produttiva;
- Minimizzare i costi operativi;
- Migliorare la reputazione e la fedeltà al brand;
- Aumentare il valore presso gli stakeholders;
- Accedere a nuove opportunità di finanziamento e investimento.
Con sempre più aziende che adottano il bilancio di sostenibilità come strumento chiave nelle loro strategie future, diventa cruciale per ogni organizzazione costruire una green reputation solida e autorevole. Tuttavia, per garantire un impatto reale sull’ambiente, è essenziale passare dalle intenzioni alla concreta azione.
iQuadro supporta le aziende nel mettersi a norma per il bilancio di sostenibilità, concentrando l’attenzione su 3 punti fondamentali:
- riduzione delle emissioni di gas serra;
- uso di energie rinnovabili;
- adozione di pratiche a basso impatto ambientale.
Questo approccio è fondamentale per la transizione verso un’economia circolare e sostenibile. Scegliendo iQuadro, con il suo core business dedicato a queste sfide, le aziende non solo adottano pratiche virtuose ma si distinguono come leader nell’ambito della sostenibilità.
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