Comunità energetiche, informazioni utili

Vuoi conoscere le comunità energetiche e tutte le informazioni utili a riguardo? Sei nel posto giusto!

Vere e proprie cooperative, il cui obiettivo è ridurre i consumi energetici sfruttando le risorse sostenibili, le comunità energetiche rappresentano il futuro del settore dell’efficientamento energetico.

Che si tratti di una piccola comunità di quartiere o di una più ampia realtà off-grid, le energy community sfruttano i pannelli solari esclusivamente per l’autoconsumo.

In questo articolo di iQuadro troverai diverse informazioni su questa tipologia di impianti.

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Cosa sono le comunità energetiche e come funzionano

Nate come alternativa alla rete elettrica nazionale, le comunità energetiche sono costituite da un gruppo di individui, i quali collaborano tra loro producendo energia elettrica.

Alla base delle energy community c’è l’obiettivo di ridurre drasticamente il prelievo di energia dalla rete nazionale e approvvigionare i propri stabili attraverso l’autoconsumo.

L’energia prodotta viene condivisa tra i membri della comunità, mentre quella in eccesso viene ceduta alla rete elettrica nazionale attraverso lo scambio sul posto.

In alternativa, si possono installare accumulatori per fotovoltaico, in modo da incrementare la quota di autoconsumo, estendendo l’autonomia dell’impianto anche oltre le ore diurne.

In ogni comunità viene stipulato un contratto di diritto privato, attraverso il quale vengono stabilite le regole in merito ai ricavi derivati dall’energia prodotta in eccesso. Generalmente, si seguono due strade:

  1. I guadagni vengono ripartiti in maniera uguale a tutti i membri della comunità;
  2. Gli incentivi sono assegnati in base alla quota di autoconsumo individuale.

Per conoscere meglio le comunità energetiche, le faq ti aiuteranno a comprendere alcuni degli aspetti principali. Continua a leggere per scoprire tutte le informazioni a riguardo.

Cosa cambia tra comunità energetiche e autoconsumo collettivo?

Le configurazioni di autoconsumo collettivo si trovano facilmente nei condomini, in quanto si basano sulla condivisione dell’energia prodotta dai pannelli solari all’interno di un unico edificio.

La comunità energetica ha un raggio d’azione più ampio e prevede l’unione di più impianti fotovoltaici associati a utenze, appoggiate alla medesima cabina di trasformazione.

Comunità energetiche, la normativa?

A seguito della direttiva europea RED II, in materia di promozione delle energie rinnovabili, il quadro normativo italiano si basa sull’articolo 42-bis del Decreto Milleproroghe 162/2019.

La legge chiarisce alcuni punti essenziali sulla natura del soggetto giuridico delle comunità energetiche, il quale:

  • È basato sulla partecipazione aperta e volontaria;
  • Può essere costituito da persone fisiche, enti territoriali, autorità locali e PMI;
  • È autonomo e controllato dai membri situati nelle vicinanze degli impianti di produzione elettrica della comunità;
  • Il suo obiettivo è fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità anziché profitto economico.

All’interno di una energy community, ogni membro può scegliere in autonomia il proprio fornitore di energia elettrica e si riserva il diritto di uscire dalla comunità in qualsiasi momento.

Limiti legali delle comunità energetiche

Il D.Lgs. 199/2021 stabilisce il dimensionamento degli impianti, chiarendo che:

  • Gli impianti non devono superare la potenza di 1 MW e devono essere collegati tutti alla stessa cabina primaria;
  • Si può accedere alla comunità anche con impianti fotovoltaici già esistenti, a patto che questi non rappresentino più del 30% della potenza complessiva della community.

Comunità energetiche, quali sono i vantaggi economici?

Attualmente, tutti i membri delle energy community godono di importanti vantaggi, come previsto dall’ARERA.

I benefici economici si attestano a circa 179 €/MWh, ripartiti nel seguente modo:

  • 110 €/MWh: una tariffa fissa per 20 anni sull’energia condivisa nella comunità;
  • 9 €/MWh: sull’energia condivisa. Anche in questo caso l’importo è fisso per 20 anni;
  • Circa 60 €/MWh: valore stimato su 20 anni dell’energia ceduta tramite lo scambio sul posto.

Posso usufruire del superbonus ed entrare nella comunità energetica?

Il Governo non pone alcun limite in materia e anche gli impianti fotovoltaici con accumulo o senza, destinati a far parte di una comunità energetica, possono accedere agli incentivi dell’Ecobonus e Superbonus 110%, a patto di rispettare i requisiti dei rispettivi bandi.

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