Durante il mese di Febbraio, il calendario 2022 di iQuadro sposta la sua attenzione sulla biodiversità marina.
Argomento ampiamente dibattuto in numerose sedi, la preservazione degli habitat marini è una priorità assoluta nella lotta ai cambiamenti climatici.
Attraverso una corretta gestione degli equilibri tra flora e fauna presenti nell’oceano, è possibile garantire la sopravvivenza di numerose specie, il tutto a vantaggio dell’intero ecosistema Terra.
In questo articolo di iQuadro scoprirai quali vantaggi offre una buona biodiversità marina.
Vuoi rendere la tua azienda più green? Passa alle energie sostenibili! Con iQuadro ridurrai drasticamente i consumi del tuo business sfruttando le risorse rinnovabili.
Contattaci per una consulenza.
L’importanza della biodiversità marina
La quantità di esseri viventi che popolano mari ed oceani è fondamentale per la sopravvivenza di numerose specie.
Con biodiversità marina si intende la varietà di queste, catalogando in maniera precisa la popolazione presente, gli ecosistemi in cui vivono ed il loro patrimonio genetico.
La biodiversità è regolata da un equilibrio estremamente fragile e facile da rompere: la morte di una singola specie può determinare l’estinzione di un intero ecosistema.
Lo stesso discorso vale anche per l’uomo. Sono numerose le comunità i cui mezzi di sostentamento si basano esclusivamente su ciò che offre il mare. La carenza di una o più varietà di pesce può facilmente mettere in crisi milioni di persone.
Cosa influenza la biodiversità marina? Scoprilo nel prossimo paragrafo.
Da cosa è minacciata la biodiversità marina?
Gli habitat marini sono costantemente minacciati da due importanti e pericolosi fenomeni:
- Inquinamento: lo sversamento continuo e scellerato di sostanze nocive nelle falde acquifere determina la morte di milioni di esseri viventi ogni anno. Le grandi stragi petrolifere di cui sentiamo parlare periodicamente al telegiornale riescono a cancellare interi ecosistemi in pochi giorni. A questo si aggiunge anche l’inquinamento da plastica, un materiale estremamente nocivo per diverse specie, come la tartaruga Caretta Caretta e le balenottere;
- Riscaldamento globale: l’incremento costante delle temperature globali rende molto più difficile la sopravvivenza di numerose creature marine. Il Mediterraneo, ritenuto tra i più importanti ecosistemi al mondo, ha visto incrementare le sue temperature medie annuali di circa 1,4° C in pochi decenni, un dato allarmante.
Entrambi i fenomeni sono responsabilità diretta dell’uomo ma, allo stesso tempo, l’umanità stessa può rappresentare la soluzione definitiva.
Per salvaguardare la biodiversità marina, si stanno mettendo in campo diverse tecnologie avanzate e spesso è la natura stessa a fornire l’aiuto necessario.
Continua a leggere e scopri come le alghe possono contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici.
Come possiamo preservare la biodiversità marina?
Parte integrante della vegetazione marina, l’alga è una delle piante più importanti di cui dispone l’uomo. Presente in migliaia di varianti in tutto il mondo, l’alga è stata recentemente introdotta nella cucina europea, grazie all’influenza asiatica.
In Oriente sono ben note le innumerevoli proprietà curative di questa pianta, ma la sua produzione ancora non raggiunge livelli paragonabili ad articoli come i pomodori o diversi frutti.
Perché l’alga è così importante per gli ecosistemi marini? Il segreto sta nella fotosintesi clorofilliana.
Per attivare questo processo, le alghe catturano la CO2 presente nell’ambiente circostante producendo, come materia di scarto, ossigeno. Ciò offre due importanti vantaggi:
- Nutrimento: la sopravvivenza di numerose specie è strettamente legata al carbonio, elemento di cui si nutre l’alga rendendola particolarmente indicata nella dieta di queste;
- Acidificazione: l’immissione di ossigeno nei mari contribuisce alla riduzione dell’acidità degli oceani ripristinando il corretto equilibrio negli habitat sottomarini.
L’estrazione di gas serra da parte delle alghe è oggi stimata a 2,8 milioni di tonnellate di CO2, viaggiando ad un ritmo di 1.500 tonnellate per chilometro quadrato.
Le foreste portano questa cifra a 3.600 tonnellate per chilometro quadrato, ma il vero vantaggio della vegetazione marina sta nell’enorme quantità di spazio disponibile nell’oceano.
La permacultura è la tecnica con la quale vengono utilizzate al meglio le proprietà benefiche delle alghe. Si tratta di una tipologia di coltivazione che prevede la creazione di lunghe barriere coralline disposte nelle profondità degli oceani, il cui compito è catturare il carbonio necessario alla sopravvivenza della fauna marina.
Inoltre, questa coltura è completamente sostenibile. Le alghe non necessitano di fertilizzanti e l’unica operazione da effettuare è la semina e l’eventuale raccolta a scopi commerciali o per l’utilizzo in allevamenti non intensivi.
Vuoi contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici?
Passa al green con iQuadro! Il nostro team di esperti in efficientamento energetico progetterà per te una soluzione a basso impatto ambientale. Contattaci per una consulenza.