I tetti verdi: cosa sono e la loro importanza per la natura

cosa sono i tetti verdi

Cosa sono i tetti verdi e in che modo possono aiutare a salvare l’ambiente?

Tema principale della tavola di aprile del calendario iQuadro, i tetti verdi rappresentano oggi una grande opportunità per migliorare notevolmente la qualità dell’aria, servendosi della forza della natura.

In quanto ESCo, iQuadro pone massima attenzione all’argomento e in questo articolo scoprirai tutto quello che devi sapere sui tetti verdi e quali vantaggi offrono.

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Cosa sono i tetti verdi?

Soluzione largamente utilizzata per combattere la cementificazione dei centri urbani, quella dei giardini pensili è in realtà una pratica in atto già da diversi secoli, se non millenni.

I primi esempi sono riconducibili all’epoca etrusca, con testimonianze su diverse strutture dell’Impero Romano.

Essenzialmente, si tratta della realizzazione di un vero e proprio giardino sul tetto di edifici o, in diversi casi, sulle pareti esterne.

Queste aree verdi si integrano perfettamente con le strutture, creando un ibrido artificiale-naturale a elevato tasso ecologico.

Fondamentali per ripristinare il verde negli spazi urbani e importanti anche per massimizzare le prestazioni energetiche degli stabili, i tetti verdi oggi trovano larga applicazione sia nelle nuove strutture, come elemento di design estremamente funzionale, sia sui palazzi storici.

Come viene realizzato un green roof e quali sono le sue caratteristiche? Scoprilo nel prossimo paragrafo.

Come è strutturato un giardino pensile?

Per garantire la massima sicurezza ed efficienza, il tetto verde va costruito seguendo uno schema ben definito, le cui componenti essenziali sono:

  1. Copertura: il solaio dell’edificio deve garantire la piena tenuta dell’intera struttura;
  2. Strato di pendenza: al fine di garantire il refluo delle acque e impedire la stagnazione, si crea una pendenza di almeno lo 0,5% fino ad un massimo del 5%;
  3. Barriera al vapore: fondamentale per contrastare la formazione di condensa interstiziale;
  4. Isolamento termico: come aggiunta, si può prevedere un pannello isolante;
  5. Impermeabilizzante: si aggiunge una sottile membrana impermeabile per bloccare le infiltrazioni verso il basso;
  6. Barriera antiradice: si tratta di uno strato realizzato con materiali a elevata resistenza meccanica;
  7. Base drenante e filtrante: regola il flusso d’acqua a disposizione del terreno;
  8. Area di coltura: la zona “operativa” del tetto verde in cui vengono seminate le piante.

Tutti questi elementi danno vita a un vero e proprio giardino in quota, che può essere equipaggiato con un impianto d’irrigazione e una coltura completamente personalizzata.

Le caratteristiche tecniche del tetto verde variano in base alla tipologia di coltivazione effettuata. Scopri di più a riguardo nel prossimo paragrafo.

Tipologie di tetto verde

Essenzialmente, possiamo dividere i green roof in due tipologie ben distinte, ognuna di essa con caratteristiche che vanno ben oltre le varietà vegetali. Abbiamo il tetto verde:

  1. Estensivo: come suggerisce il nome, si tratta di una variante specifica per solai di ampie dimensioni, quali capannoni o garage. Come caratteristica principale, il suo terreno ha un substrato abbastanza sottile, con spessori tra gli 8 e i 12 centimetri. Ciò lo rende particolarmente leggero, oltre a essere vantaggioso economicamente grazie alla ridotta manutenzione. Può ospitare piante di piccole dimensioni, tra cui specie erbacee o succulente. La tipologia di terreno non lo rendono calpestabile, se non durante gli interventi d’installazione e manutenzione;
  2. Intensivo: variante più costosa sia in fase d’installazione, sia per quanto riguarda la manutenzione, il green roof intensivo si presenta come un vero e proprio giardino con un substrato che supera i 20 centimetri di profondità, raggiungendo anche il metro. Ciò rende l’intero impianto decisamente pesante ponendo un importante handicap per l’installazione su edifici più datati. Qui è possibile favorire al massimo la biodiversità, integrando anche gli alberi.

La presenza di vegetazione sui tetti, in particolar modo negli ambienti in cui vi è una forte densità abitativa, garantisce importanti benefici. Continua a leggere per conoscerli.

Quali vantaggi offrono i tetti verdi?

I giardini pensili svolgono un’eccellente funzione che va ben oltre il puro fattore estetico. I primi ad avere benefici sono sicuramente gli edifici, i quali ottengono:

• Migliore gestione termica: le piante “si nutrono” della radiazione solare e garantiscono un’ottima regolazione delle temperature sia in estate, assorbendo il calore in eccesso, sia in inverno, contrastando il freddo;
• Risparmio energetico: la termoregolazione ha un impatto diretto sugli impianti di climatizzazione, il cui utilizzo viene ridotto garantendo una sensibile riduzione dei costi per l’energia;
• Maggiore valore dell’immobile: le performance isolanti ed energetiche contribuiscono al miglioramento della classe energetica dello stabile, potendo puntare anche alla classificazione di edificio ad energia quasi zero. Questo si traduce in un incremento del valore commerciale dello stesso.

La presenza di vegetazione ha un notevole impatto soprattutto per l’ambiente. In questo caso i benefici contribuiscono a rendere più vivibili i centri urbani grazie a:

  1. Riduzione delle polveri sottili;
  2. Assorbimento di CO2, monossido di carbonio, ossidi di azoto e di zolfo e solfuri;
  3. Produzione di aria pulita e ossigeno;
  4. Eliminazione di numerose sostanze chimiche presenti nell’aria.

Un altro aspetto interessante è quello della prevenzione delle isole di calore nei centri abitati, limitando le potenziali ondate di calore estive. A massimizzare questo effetto contribuisce anche il controllo termoigrometrico, che tiene sotto controllo l’oscillazione delle temperature nel microclima di riferimento.

L’installazione dei green roof è da ritenersi fondamentale per ridurre drasticamente l’impatto ambientale degli edifici.

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