La sostituzione della caldaia è un’operazione fondamentale per risparmiare energia e allo stesso tempo rispettare l’ambiente.
Cuore pulsante dell’impianto di riscaldamento, la caldaia è responsabile sia della produzione di acqua calda sanitaria, sia del funzionamento dei termosifoni e altri terminali di impianto.
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Conviene davvero sostituire una caldaia? In questo articolo di iQuadro scoprirai perché è importante passare ad un modello più efficiente e ti aiuteremo a farlo riducendo i costi.
Perché procedere alla sostituzione della caldaia?
Cambiare l’impianto di riscaldamento è fondamentale per garantire grande comfort a tutti gli occupanti del tuo stabile. Il funzionamento della caldaia è vitale per due importanti operazioni:
- Riscaldamento ambienti: il circuito che aziona i termosifoni è alimentato direttamente dalla caldaia;
- Acqua calda sanitaria: questa tipologia d’impianto garantisce un flusso continuo di acqua calda attraverso tutti i rubinetti.
La corretta manutenzione permette di preservare l’efficienza della caldaia rendendola perfettamente funzionale nel tempo. In diversi casi, soprattutto per modelli ormai datati, si può riscontrare un drastico calo nelle performance e risulta necessario provvedere alla sostituzione con un impianto di ultima generazione.
Passare ad una nuova caldaia offre importanti benefici, tra cui:
- Risparmio energetico: con l’avanzare della tecnologia, le caldaie sono diventate sempre più efficienti ottenendo una netta riduzione dei consumi;
- Riduzione emissioni nocive: grazie a soluzioni innovative, come avviene con le caldaie a condensazione, la produzione di sostanze nocive viene tagliata drasticamente;
- Affidabilità: un modello nuovo richiede una minore manutenzione, al di fuori di quella ordinaria e obbligatoria, con un ulteriore vantaggio sui costi di gestione.
La sostituzione della caldaia deve seguire delle importanti direttive stabilite direttamente dal Governo. Scopri nel prossimo paragrafo quali sono le normative da rispettare.
Sostituzione della caldaia: normativa e obblighi
Prima di scegliere il tuo prossimo impianto di riscaldamento, dovrai conoscere quelli che sono i requisiti legali da rispettare.
Come stabilito dalla Direttiva ErP, entrata in vigore il 26/09/2015, la produzione di caldaie tradizionali a gas è ormai bandita e, a partire da questa data, tutte le aziende possono mettere in commercio esclusivamente modelli a condensazione.
La normativa attuale impone due importanti requisiti tecnici sul sistema di scarico dei fumi:
- Neutralizzazione acidi: nel caso di caldaie con potenza inferiore a 35 kW, è possibile far scaricare la condensa direttamente nel sistema fognario, il tutto senza neutralizzare l’acidità dei fumi;
- Scarico a parete: il Decreto Legislativo 102/2014 ha introdotto la possibilità di prevedere una tipologia alternativa di scarico rispetto a quella a tetto. La variante a parete può essere installata, a patto di rispettare i requisiti di posizionamento previsti dalla normativa UNI 7129/2015.
L’obbligo della caldaia a condensazione ha permesso di abbattere in maniera considerevole le emissioni di CO2, ma i vantaggi non finiscono qui.
In abbinamento a sistemi a bassa temperatura, come il riscaldamento a pavimento, il risparmio energetico incrementa ulteriormente rispetto all’utilizzo dei classici termosifoni.
In confronto ad un modello tradizionale, potrai riscontrare una riduzione dei costi in bolletta fino al 30%.
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La sostituzione della caldaia è più conveniente con lo sconto in fattura
La maggiore differenza tra le caldaie non a condensazione e i modelli attuali è sicuramente il divario di prezzo. Le seconde hanno un costo nettamente superiore e l’investimento potrebbe essere insostenibile in alcuni casi.
Per ovviare a ciò e permettere a tutti d’installare impianti di riscaldamento a basso impatto ambientale, il Governo offre importanti detrazioni fiscali. Tra i diversi bonus statali attualmente erogabili, segnaliamo:
- Ecobonus: pari al 50% o al 65% dell’importo speso tra acquisto ed installazione della caldaia. Ciò viene riconosciuto attraverso 10 rate annue di pari importo;
- Superbonus: ottenibile attraverso i cosiddetti “interventi trainanti”, permette di azzerare totalmente i costi con un bonus pari al 110% dell’importo, il tutto tramite 5 rate annue.
Inoltre, è possibile usufruire istantaneamente di entrambi i contributi attraverso lo sconto in fattura. Si tratta di una pratica fiscale che abilita la cessione del credito ottenendo l’intero importo istantaneamente, annullando l’attesa di 5 o 10 anni.
Per ottenere le detrazioni fiscali previste dagli ecobonus è importante rispettare diverse direttive tecniche e amministrative. iQuadro mette a tua disposizione un team di esperti in efficientamento energetico pronti a suggerirti la soluzione più adatta alle tue esigenze.
Attraverso una consulenza dedicata, sapremo indicarti la strada verso l’efficientamento energetico aiutandoti a salvare l’ambiente e risparmiare ingenti cifre sull’investimento iniziale.
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