In questo articolo ci concentreremo sul funzionamento del solare termico a svuotamento, sulle sue caratteristiche e sui suoi vantaggi.
L’impianto solare termico a svuotamento funziona in questo modo: nel momento in cui la pompa si blocca o si ferma, il serbatoio di drenaggio presente nell’impianto svuota quest’ultimo.
Nello specifico: quando l’impianto raggiunge la temperatura impostata o non c’è sufficiente calore nel collettore, la pompa si ferma e il fluido termovettore presente nei pannelli solari tende a defluire in modo automatico nel serbatoio di drenaggio.
Scopriamo in questo nuovo articolo di iQuadro il funzionamento dell’impianto solare termico a svuotamento.
Svuotamento impianto solare termico, quando avviene e a cosa serve
Lo svuotamento avviene sempre, in ogni momento?
Sì, lo svuotamento avviene anche in caso di impianti spenti o a riposo, quindi anche in orari notturni. Ma non solo, perché questo funzionamento avviene anche nel caso di scarso irraggiamento o, ancora, in situazioni in cui si prevede un intervento specifico di manutenzione.
Ma a cosa serve un impianto solare termico?
Alla base del funzionamento di uno di questi impianti c’è un unico principio: il calore assorbito dai pannelli solari viene trasferito a un boiler, che accumula l’acqua calda e la immette nel circuito principale dell’abitazione.
Se desideri approfondire questo argomento ti consigliamo di leggere Impianto solare termico: come funziona?
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Se vuoi approfondire le caratteristiche di un impianto solare termico a svuotamento, continua a leggere l’articolo.
Caratteristiche del solare termico a svuotamento
Il solare termico a svuotamento è, probabilmente, la tipologia meno conosciuta. Si distingue da quelli a circolazione forzata e a circolazione naturale per il suo meccanismo di protezione.
Questo consente di lasciare vuoti i pannelli solari finché non si presenta la necessità di accumulare calore.
Qual è lo scopo?
Evitare che in condizioni estreme i componenti possano essere danneggiati.
Inoltre, a differenza degli altri due tipi di impianto, non è completamente riempito di fluido termovettore e non si trova sotto pressione.
Anche per questo motivo, dunque, non prevede l’integrazione di parti costruttive che sono comuni per altri sistemi (manometro, valvola di sfiato, ecc.).
Ma quali sono i vantaggi di questa tipologia di impianto solare? Vediamolo insieme nel prossimo paragrafo.
Impianti solari termici a svuotamento, vantaggi
Il funzionamento dell’impianto che abbiamo appena visto vale anche nel caso di impianti spenti o a riposo (quindi anche durante la notte).
I vantaggi di questo tipo di tecnologia sono dunque diversi e riguardano:
- Lunga vita dell’impianto solare: lo svuotamento dei collettori evita il rischio di alta pressione, imbrattamento delle valvole, inclusione d’aria e corrosione;
- Ridotta manutenzione: il fatto che il fluido termovettore non ristagni nei collettori scongiura il rischio di deterioramento;
- Risparmio energetico: con l’impianto fermo non è necessario smaltire l’energia in eccesso, dunque non viene utilizzata l’energia elettrica normalmente adoperata per raffreddare l’impianto.
A questi 3 principali vantaggi si aggiungono anche:
- Sicurezza in caso di blackout;
- Nessun rischio di surriscaldamento o congelamento;
- Una pompa ad alta efficienza, in grado di rispondere a ogni esigenza.
È facile comprendere, dunque, come questa soluzione possa rappresentare un buon risparmio dal punto di vista energetico e un investimento assolutamente green, oltre alle importanti agevolazioni dal punto di vista fiscale.
I costi di installazione di un impianto solare termico, infatti, possono essere detratti sfruttando l’Ecobonus pari al 65% della spesa sostenuta. Di conseguenza, l’accrescimento della classe energetica dell’edificio darà maggiore valore allo stesso.
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Vuoi scoprire come funziona nello specifico un impianto solare termico a svuotamento?
Nel prossimo paragrafo vedremo nel dettaglio il funzionamento dei pannelli solari a svuotamento.
Come funziona un impianto solare termico a svuotamento
Cosa accade a un impianto solare termico quando non c’è il sole?
In assenza dei raggi solari, l’impianto è a riposo e il fluido vettore viene raccolto interamente nell’accumulo termico.
Se con il sole la temperatura nei pannelli sale, superando la temperatura dell’accumulo, le pompe si avviano per riempire il circuito. In questa fase è previsto che l’acqua arrivi a una certa altezza, dunque sarà necessario che agiscano due pompe simultaneamente.
Dopo un certo tempo (che viene impostato nella centralina di controllo, in base a quanto è lungo il circuito da riempire), la seconda pompa termina il suo lavoro e si arresta.
Il calore poi viene trasferito pian piano nell’accumulo, dove viene prelevato da apposite serpentine. Queste serpentine possono essere di due tipologie:
- Alcune adatte a riscaldare l’acqua dei sanitari;
- Altre, invece, per integrare i riscaldamenti.
Quando tra pannelli e accumulo non viene trasferito più calore, la pompa si ferma e la circolazione si arresta.
Attraverso un piccolo foro, l’aria entra nell’accumulo e il circuito si svuota.
Ora che hai tutte le informazioni in merito, non resta che affidarti ai professionisti esperti di iQuadro.