Lo smaltimento dell’amianto, quindi la sua rimozione, sebbene non rappresenti un obbligo, è un’operazione necessaria da fare. Soprattutto se si è in presenza di amianto friabile.
L’amianto, se danneggiato o polverizzato, rappresenta un grossissimo problema per la salute dell’uomo. Essendo esso composto da fibre minuscole, può essere facilmente inalato. Ecco perché è importante eliminarlo.
Il problema con il quale in questo momento si stanno confrontando aziende e privati è il costo particolarmente oneroso che comporta smaltire l’amianto. E purtroppo non tutti possono affrontarlo.
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Procedura smaltimento amianto, come funziona?
Per l’eternit non c’è un obbligo di rimozione, ma la legge impone il dovere di individuare materiali contenenti amianto e, quindi, predisporre attività di controllo e gestione del rischio. Andando, così, a rimuovere questo pericoloso minerale dagli edifici.
La procedura per smaltire l’amianto segue 3 fasi:
- Rimozione: l’amianto viene completamente esportato;
- Incapsulamento: si forma una particolare pellicola di protezione della superficie esposta grazie all’utilizzo di prodotti penetranti o ricoprenti, che inglobano le fibre dell’amianto;
- Confinamento: installazione di una barriera a tenuta, in grado di separare il materiale contenente amianto dalle aree presenti nell’edificio.
Per l’incapsulamento e il confinamento è necessario, però, prevedere operazioni di manutenzione e controllo. Bisogna accertarsi, infatti, che l’amianto non diventi pericoloso per chi lavora o vive nell’edificio.
Tutti gli edifici costruiti fino a prima del 1992 erano realizzati con l’amianto, soprattutto per le sue proprietà antincendio, d’isolamento termico, acustico e per la facile lavorabilità.
Poi si è scoperto essere un materiale cancerogeno, molto pericoloso per l’uomo. Così, con la legge 257/92, sono stati banditi tutti i prodotti contenenti l’amianto, poiché altamente tossici.
Dove si trova l’amianto nelle case?
L’amianto si trova quasi ovunque, sia nelle abitazioni private che negli edifici pubblici.
Se ti stai domandando cos’è l’amianto, ti rispondiamo noi.
L’amianto è un minerale caratterizzato da una varietà serpentina a struttura fibrosa, con fibre lunghe, sottili e molto flessibili, usate per fabbricare materiali antincendio.
Come abbiamo specificato poc’anzi, l’amianto era un materiale preso molto in considerazione nell’edilizia fino a prima del 1992. Veniva, infatti, impiegato per rivestire pareti, soffitti e pavimenti nelle case.
Ma non solo, perché l’amianto è presente anche nei tubi dell’acqua calda, situati all’interno delle pareti in muratura.
Inoltre, l’amianto veniva utilizzato anche nelle aree abitative per l’isolamento in stufe a legna o per il rivestimento in cemento amianto sotto i focolari del riscaldatore.
Se sei il proprietario di un edificio o di un capannone risalente a prima del 1992, realizzato con il cemento amianto, è bene che tu faccia le opportune verifiche per individuare se ci sono stati danni e se l’amianto si è iniziato a disgregare.
In quel caso devi immediatamente correre ai ripari.
Se non sai a chi affidarti per la rimozione dell’amianto, rivolgiti ai professionisti di iQuadro.