Ripartizione spese riscaldamento, come fare

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Vuoi sapere come viene effettuata la ripartizione delle spese di riscaldamento? Scopri tutto quello che devi sapere in questo articolo.

Spesso oggetto di contesa in fase di assemblea condominiale, la suddivisione dei costi relativi all’impianto di riscaldamento è un’operazione molto delicata.

Attraverso la consulenza di tecnici qualificati, vengono stabiliti dei parametri di riferimento per ripartire le quote di ogni singolo appartamento.

In questo articolo di iQuadro scoprirai come viene effettuato il calcolo e cosa sono le tabelle millesimali.

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Cos’è la ripartizione delle spese di riscaldamento

Si tratta di un calcolo che viene effettuato in tutti i condomini attraverso il quale vengono suddivisi i costi di gestione degli impianti di riscaldamento centralizzati.

L’obiettivo di questa operazione è determinare la quota di riscaldamento dovuta secondo diversi fattori, tra questi il più importante è sicuramente l’effettivo consumo di combustibile da parte di ogni condomino.

La morfologia dell’unità abitativa spesso non è la variabile più attendibile per stabilire il consumo reale. Per questo si fa ricorso a strumenti capaci di misurare la quantità di gas utilizzata con grande precisione.

Il calcolo viene effettuato a norma di legge, da un tecnico abilitato. Continua a leggere per sapere come vengono ripartite le quote.

Come avviene la ripartizione delle spese del riscaldamento centralizzato?

Il decreto legislativo 14 luglio 2020 n. 7 pone le basi sul quadro normativo di riferimento in merito all’efficienza energetica degli edifici.

Il provvedimento chiarisce diversi aspetti riguardanti la ripartizione delle spese per il riscaldamento, sostituendo la precedente normativa UNI 10200.

Il criterio attualmente in vigore prevede la seguente ripartizione:

  • Utilizzo effettivo: questa quota deve essere pari ad almeno il 50% delle spese relative alla gestione dell’impianto di riscaldamento;
  • Importo residuo: il restante 50% – o meno – sarà suddiviso tra i condomini secondo il criterio di millesimi o altre modalità alternative, come il calcolo delle potenze installate.

Per quanto riguarda queste due quote, viene fatta una netta distinzione tra consumi volontari e involontari, che si differenziano nel seguente modo:

  1. Volontari: si tratta del consumo reale registrato in ogni singola unità abitativa. Il dato può essere fornito da strumenti quali valvole termostatiche con contabilizzatore o contacalorie. L’importanza di questa quota sta nella responsabilità diretta del condomino stesso, incentivando un utilizzo minore degli impianti di riscaldamento;
  2. Involontari: tutte le spese relative al trasporto dell’energia e gli oneri di sistema riportati in bolletta costituiscono la restante parte dei costi sostenuti dall’intero condominio. Queste vengono ripartite seguendo il sistema dei millesimi.

In merito al secondo punto, i millesimi di riscaldamento rappresentano un ulteriore valore da tenere bene a mente per riuscire a prevedere con maggiore precisione i costi energetici.

Continua a leggere per sapere come vengono calcolati.

Calcolo millesimi di riscaldamento: come viene fatto?

Fondamentali per ripartire in maniera equa i costi di manutenzione di diverse parti comuni degli edifici, i millesimi sono dei valori che seguono di pari passo la morfologia dell’unità immobiliare in relazione al resto delle abitazioni.

Per quanto riguarda il riscaldamento, i millesimi indicano la quantità di energia necessaria a riscaldare un appartamento mantenendo una temperatura costante di 20° nei suoi ambienti interni.

Il calcolo viene effettuato da un tecnico abilitato, il quale redige le tabelle millesimali col seguente criterio:

  1. Per ogni termosifone presente in casa, viene applicata una formula che permette di determinare la potenza termica di ogni singolo radiatore;
  2. La somma dei valori di ogni termosifone restituisce il valore definitivo della potenza termica dell’unità immobiliare;
  3. Si misura la distanza tra la caldaia centrale e l’appartamento, questo valore assume il nome di “coefficiente k”;
  4. La formula definitiva prevede la moltiplicazione della potenza termica per il coefficiente k, il risultato viene diviso per 1000.

Nella determinazione dei millesimi, vengono considerate esclusivamente le parti comuni a tutti gli appartamenti. Eventuali interventi di efficientamento termico – come pannelli isolanti o infissi ad alta efficienza – non influiscono sul calcolo finale.

Le tabelle millesimali servono anche a ripartire spese quali la manutenzione ordinaria e straordinaria della caldaia a gas. Per gestire al meglio l’impianto, si possono prevedere degli interventi mirati: scopri quali, nel prossimo paragrafo.

Gli interventi di adeguamento dell’impianto di riscaldamento a supporto del risparmio energetico

Un impianto di riscaldamento centralizzato non può ritenersi completo se non è provvisto di un contabilizzatore di calore. Questo apparecchio permette di misurare con grande precisione il consumo volontario di ogni appartamento e può trasmettere i dati registrati in due modalità:

  1. Diretta: si utilizza quando ogni unità immobiliare ha un sistema di riscaldamento separato. Restituisce dati precisi ed affidabili;
  2. Indiretta: se nel condominio i termosifoni vengono alimentati con circuiti comuni tra i diversi appartamenti.

Parallelamente ai conta-calorie, è necessario installare una centralina, il cui compito è raccogliere e registrare i dati, a disposizione di un tecnico qualificato incaricato della lettura periodica.

Tra gli elementi obbligatori in un impianto di riscaldamento centralizzato, troviamo anche le valvole termostatiche. Queste hanno l’importante compito di regolare la temperatura dei radiatori a seconda dei valori impostati dall’utente, il tutto con l’obiettivo di ridurre i consumi eliminando ogni forma di spreco.

Per ridimensionare ulteriormente i costi per ogni appartamento, sostituire la caldaia con un modello più performante può rivelarsi la scelta ideale. Oltre ai più moderni modelli a condensazione, anche l’abbinamento a pannelli solari termici può contribuire all’abbattimento delle spese.

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