Cos’è Rewilding Europe e quali obiettivi si pone? In un momento storico estremamente delicato per il nostro pianeta, c’è chi ha deciso di agire in prima persona.
Salvare l’ambiente è un gesto collettivo e Rewilding Europe accoglie tutte le persone intenzionate a dare il loro contributo, a supporto della natura.
Attraverso numerose iniziative, questa associazione sta ottenendo importanti risultati ricostruendo nuovi habitat, a disposizione delle specie animali e vegetali più a rischio.
In questo articolo di iQuadro scoprirai tutto quello che devi sapere su Rewilding Europe e il suo ruolo a supporto di flora e fauna italiani.
Cosa significa rewilding?
Il termine rewilding significa “rinaturalizzazione”. Questo concetto rappresenta una delle cause più nobili a sostegno dell’ambiente.
Il ripristino degli ecosistemi è un’operazione fondamentale, per restituire alla natura i suoi spazi, il tutto creando nuovi habitat autonomi.
L’obiettivo è fornire all’ambiente tutte le condizioni necessarie non solo per il sostentamento, ma anche per l’evoluzione.
In questo modo, si offre all’ambiente la possibilità di ripristinarsi sfruttando le sue uniche forze, il tutto eliminando l’impronta umana.
Rewilding Europe svolge un ruolo in prima linea, scopri di più nel prossimo paragrafo.
Di cosa si occupa Rewilding Europe?
Unendo persone e risorse, Rewilding Europe lavora attivamente e costantemente adoperandosi in diversi progetti di ripristino degli habitat naturali.
L’operatività di Rewilding Europe si basa sul recupero di ampie aree, concentrandosi sulle zone con maggiore potenzialità in Europa.
Tutti possono avere un ruolo attivo, in quanto Rewilding Europe accoglie:
- Cittadini;
- Politici;
- Finanziatori;
- Società energetiche;
- Gestori di fiumi e aree marine;
- Silvicoltori;
- Cacciatori;
- Produttori di energia;
- Operatori turistici;
- Scienziati;
- ONG;
- Giornalisti.
Ognuno di noi può contribuire alla causa: dalle scelte in ambito politico, ai finanziamenti su vasta scala, passando per il turismo consapevole e sostenibile.
L’Italia è parte integrante dei piani di Rewilding Europe, scopri quali sono i piani per il Bel Paese, nel prossimo paragrafo.
Di cosa si occupa Rewilding in Italia
Tra i numerosi progetti di rinaturalizzazione in Italia, quello più ambizioso coinvolge l’intero Appennino centrale.
Questa lunga catena montuosa ospita un’ampia varietà di ecosistemi, facendo da habitat per numerose specie animali e vegetali.
Lo spazio a disposizione di queste specie va man mano riducendosi, a causa dell’assenza di diversi tipi di ambientazione, tra cui:
- Faggete;
- Radure scoscese;
- Praterie d’alta quota.
Questi sono gli habitat tipici dell’Appennino e parte integrante del patrimonio naturalistico italiano.
La seconda catena montuosa principale d’Italia, dopo le Alpi a Nord, copre centinaia di chilometri costituendo la vera e propria colonna vertebrale dello Stivale.
Le ampie foreste di faggio presenti negli appennini sono tra le più antiche d’Europa. In questi habitat possiamo trovare:
- Cervi;
- Caprioli;
- Lupi;
- Cavalli;
- Orsi bruni;
- Cinghiali.
Questi ultimi sono le maggiori vittime dell’urbanizzazione. I vari notiziari riportano, con una certa frequenza, notizie di cinghiali che si aggirano per le strade di Roma. Si tratta di uno degli esempi più evidenti delle conseguenze della distruzione degli habitat naturali.
Rewilding Italia si occupa attivamente della rinaturalizzazione degli appennini attraverso numerosi progetti, i quali coinvolgono volontari provenienti da tutto il mondo.
iQuadro è impegnata attivamente in numerosi progetti a sostegno dell’ambiente. Il nostro core business si basa sull’efficientamento e, in quanto ESCo, siamo pronti ad affrontare le sfide del domani, puntando su soluzioni energetiche a basso impatto aziendale.
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