Il reddito energetico, introdotto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, è un sostegno per famiglie a basso reddito per coprire le bollette energetiche e promuovere l’installazione di impianti fotovoltaici per l’autoconsumo.
Con un fondo di 200 milioni di euro fino al 2025, il programma mira infatti a incentivare l’adozione di energie rinnovabili, permettendo così alle famiglie di risparmiare, considerando l’aumento dei costi dell’energia elettrica.
In questo articolo, vedremo meglio cos’è e come funziona questo incentivo e, soprattutto, quali sono i requisiti per potervi accedere.
Cos’è il Reddito Energetico
Il Reddito Energetico è un sostegno destinato alle famiglie in condizione di disagio economico, ovvero con un ISEE basso.
Con il decreto 8 agosto 2023 denominato “Fondo Nazionale Reddito Energetico”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 261 dell’8 novembre 2023, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha ufficializzato la nascita di questo strumento economico finalizzato allo sviluppo di impianti fotovoltaici in assetto di autoconsumo.
La misura è finanziata da un fondo da 200 milioni di euro da utilizzare fino al 2025. L’intervento statale, infatti, sarà suddiviso equamente in due annualità, 2024 e 2025, con 100 milioni stanziati per ogni anno.
È importante sottolineare che l’80% del fondo (80 milioni all’anno), è destinato alle Regioni del Mezzogiorno:
- Abruzzo
- Basilicata
- Calabria
- Campania
- Molise
- Puglia
- Sardegna e Sicilia.
Il restante 20% (20 milioni all’anno) andrà alle altre Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano.
Le regioni meridionali e le isole, nonostante da un punto di vista climatico siano ideali per l’installazione di impianti fotovoltaici, mancano di queste strutture. La combinazione tra redditi bassi, costi energetici alti e inefficienza energetica degli edifici le mette in una condizione di povertà energetica.
Il reddito energetico non solo aiuterà famiglie in ristrettezze economiche a risparmiare sulla bolletta elettrica, ma servirà anche a ridurre il divario Nord-Sud Italia nelle infrastrutture per l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.
Chi ha diritto al reddito energetico?
Come abbiamo già detto, la misura è destinata a famiglie in condizioni economiche disagiate. Per poter accedere all’incentivo, è necessario mantenere un reddito ISEE basso.
L’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è un valore che tiene conto del reddito, del patrimonio e di altre variabili per determinare il disagio economico di un nucleo familiare.
Quanto deve essere l’ISEE per il reddito energetico?
- Inferiore ai 15.000 euro;
- Inferiore ai 30.000 euro, nel caso si abbiano almeno 4 figli o più a carico.
A queste condizioni economiche, si accompagnano ulteriori requisiti, come la residenza in italia e l’impegno all’autoconsumo energetico.
Il contributo energetico rientra nella tipologia degli incentivi a fondo perduto. Cosa significa? Che chi accede al sostegno economico non deve restituire il denaro ricevuto.
L’entità del bonus va dai 6.000 euro (IVA inclusa), per i singoli nuclei familiari, e fino a un massimo di 8.500 euro, per le richieste fatte dai condomini di uno stesso stabile.
Come funziona il reddito energetico?
Il Fondo Energetico è gestito interamente dal GSE (Gestore Servizi Energetici) che si impegna a
- pubblicare i bandi per presentare l’istanza di accesso alle agevolazioni;
- garantire e svolgere le attività di acquisizione digitale e di istruttoria delle istanze;
- effettuare i controlli sugli interventi realizzati.
Le famiglie che ricevono finanziamenti per installare pannelli solari dovranno sottoscrivere una convenzione con il GSE, impegnandosi ad attivare un servizio di scambio sul posto.
Questo meccanismo, da un lato permette al nucleo familiare di ridurre drasticamente l’acquisto di energia elettrica, facendo affidamento solo sull’energia auto prodotta, dall’altro consente di immettere nella rete elettrica nazionale tutta l’energia in eccesso generata dall’impianto fotovoltaico e non utilizzata dalla famiglia.
Quando il Gestore Servizi Energetici acquista l’eccesso di energia dalle famiglie, queste ottengono dei crediti che vengono automaticamente ceduti alla Regione. Questi crediti aiutano ad alimentare il fondo per il reddito energetico, garantendo così che altri nuclei familiari possano beneficiare del programma.
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Per poter beneficiare di questa agevolazione, le installazioni di impianti fotovoltaici dovranno rispettare determinati requisiti:
- Destinazione a unità residenziali nella disponibilità del nucleo familiare;
- Potenza nominale compresa tra i 2 e i 6 Kw (o, comunque, non oltre la potenza nominale in prelievo sul punto di connessione);
- Installazione su coperture o superfici di edifici immobiliari o relative pertinenze, per cui il beneficiario è titolare di un valido diritto reale;
- Rispetto dei requisiti tecnici definiti nell’ambito del regolamento del fondo.
Il reddito energetico rappresenta un passo importante verso l’uso sostenibile dell’energia e il supporto alle famiglie in difficoltà economiche.
Con questo incentivo, puoi ottenere un impianto per la produzione di energia green, e i costi saranno coperti per 10 anni. Il contributo erogato in conto capitale include anche una polizza multi rischi, manutenzione e monitoraggio delle performance.
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