Vuoi sapere come fare la pulizia dei filtri dei condizionatori? Sei nel posto giusto!
Parte integrante della manutenzione ordinaria degli impianti di climatizzazione, la pulizia dei filtri assume un ruolo cruciale a sostegno dell’efficienza del raffreddamento o riscaldamento di un edificio.
L’accumulo di polvere può causare gravi danni al condizionatore sotto diversi punti di vista. In questo articolo di iQuadro scoprirai come effettuare la pulizia dei filtri dei condizionatori e quali vantaggi offre.
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Perché è importante la pulizia dei filtri dei condizionatori?
Prendersi cura degli impianti di climatizzazione è fondamentale, sia in contesti commerciali, sia in ambito residenziale.
I filtri dei condizionatori tendono ad accumulare polvere e detriti nel tempo, ciò avviene particolarmente in ambienti molto umidi e polverosi.
Pulire i filtri dei condizionatori è fondamentale in quanto permette di prevenire:
- Problemi di salute: lo sporco accumulato, in abbinamento all’acqua stagnante, può diventare un terreno fertile per batteri e germi, i quali sono alla base di diverse malattie respiratorie;
- Consumi eccessivi: un filtro “intasato” limita il passaggio d’aria rendendo il lavoro del climatizzatore più complesso e oneroso, in termini di energia;
- Inquinamento: il calo dell’efficienza porta a un utilizzo maggiore dell’impianto di climatizzazione, il tutto a fronte di una più importante quantità di emissioni nocive nell’aria;
- Guasti improvvisi: il continuo lavoro sotto sforzo può danneggiare il motore del condizionatore.
L’operazione è più semplice di quanto tu possa immaginare, continua a leggere per sapere come fare.
Come pulire i filtri del condizionatore
La pulizia del condizionatore in casa va effettuata a primavera inoltrata, andando ad anticipare il periodo di maggiore utilizzo. Nei contesti lavorativi è preferibile effettuare una pulizia periodica, con cadenza bisettimanale.
L’operazione è alla portata di tutti. Basta, prima di tutto, identificare il vano in cui sono allocati i filtri, generalmente accanto alla griglia dell’aria dell’unità interna.
I filtri differiscono tra loro per il tipo di materiale su cui si basano e ognuno di essi va trattato in maniera differente:
- A maglia in plastica: si puliscono con un getto d’acqua e vanno rimontati dopo averli fatti asciugare all’aria aperta;
- In materiale deperibile: qui anziché l’acqua è preferibile far ricorso a un getto d’aria ad alta pressione, servendosi o di un compressore o di un’apposita bomboletta spray;
- A carboni attivi: si tratta di una tipologia basata su materiali consumabili e vanno sostituiti a conclusione del loro ciclo vitale;
- Zeoliti o biossido di titanio fotocatalico: si puliscono allo stesso modo dei filtri in plastica, ma è necessario esporli al sole qualche minuto per farli rigenerare, sfruttando i raggi UV.
Prima di rimettere in funzione il climatizzatore, è importante accertarsi che i filtri siano montati correttamente e avviare l’unità in modalità freddo, per alcuni minuti, prestando orecchio a eventuali rumori anomali.
Nei luoghi di lavoro, oltre alla semplice pulizia, è obbligatorio effettuare anche la sanificazione dei climatizzatori. Scopri di più a riguardo nel prossimo paragrafo.
Rimuovere i batteri dai filtri dell’aria condizionata: la sanificazione
La sanificazione è un’operazione che consente di pulire in maniera approfondita i filtri dei climatizzatori. Essa è parte integrante della manutenzione obbligatoria per gli impianti invernali ed estivi nei contesti lavorativi.
Viene effettuata da tecnici abilitati, i quali si servono di prodotti chimici che uccidono i batteri presenti nei filtri delle unità di climatizzazione.
La sanificazione ha un costo che può variare tra gli 80€ e i 150€ in base alla tipologia di climatizzatore e prevede anche la pulizia manuale dei filtri.
A seguito dell’intervento, il condizionatore lavorerà in condizioni di sicurezza garantendo ambienti freschi e salubri.
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