Progettazione sicurezza, 300 milioni agli Enti Locali

progettazione e enti locali

Nel 2022, gli Enti Locali avranno a disposizione maggiori risorse per la progettazione di opere mirate alla sicurezza del territorio.

A confermarlo è la nuova Legge di Bilancio, la quale prevede nuove integrazioni al Fondo per la progettazione definitiva ed esecutiva dei Comuni, istituito con la Legge di Bilancio del 2022.

Questa iniziativa viaggerà di pari passo col Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, offrendo nuove opportunità alle amministrazioni locali.

300 milioni di Euro per la progettazione della sicurezza dei Comuni

I recenti aggiornamenti, prevedono lo stanziamento di 300 milioni di euro, al fondo già istituito per i Comuni, operativo fino al 2031 e con una dotazione iniziale di 2,2 miliardi di euro.

Questa integrazione porta l’ammontare totale a 2,5 miliardi, ma risulta disponibile per le opere effettuate tra il 2022 e il 2023.

Le modalità d’accesso al fondo sono state modificate con la Legge di Bilancio 2022, stabilendo nuove priorità in base alla tipologia d’intervento effettuato. La regola generale è quella di dare maggiore spazio alle opere finanziate dal PNRR.

Quali tipologie d’intervento sono finanziabili?

Le nuove priorità d’accesso al Fondo per la progettazione definitiva ed esecutiva dei Comuni prevedono la seguente gerarchia:

  1. Opere pubbliche finanziate dal PNRR;
  2. Messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico;
  3. Messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti;
  4. Messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici comunali.

In merito all’ultimo punto, viene chiarito che questa tipologia d’interventi è da ritenersi prioritaria in caso di edifici scolastici e tutte le domande vanno inoltrate entro il 15 Aprile 2022.

Non solo progettazione dei locali, in arrivo fondi per strade e marciapiedi

La Legge di Bilancio 2022 stanzia un ulteriore fondo di 300 milioni di euro, a disposizione degli Enti Locali interessati a effettuare interventi di manutenzione straordinaria a:

• Strade;
• Marciapiedi;
• Arredo urbano.

La cifra sarà erogata nella misura di 200 milioni per il 2022 e i restanti 100 milioni di euro per le opere effettuate nel 2023.

L’ammontare dell’importo richiedibile viene stabilito in maniera proporzionale alla popolazione residente nel Comune che richiede i fondi. Di seguito, le linee guida:

• Fino a 5.000 abitanti: 10.000 euro;
• Tra 5.001 e 10.000 abitanti: 25.000 euro;
• Tra 10.001 e 20.000 abitanti: 60.000 euro;
• Tra 20.001 e 50.000 abitanti: 125.000 euro;
• Tra 50.001 e 100.000 abitanti: 160.000 euro;
• Tra 100.001 e 250.000 abitanti: 230.000 euro;
• A partire da 250.001 abitanti: 350.000 euro.

Per richiedere i fondi, è necessario che i lavori siano stati avviati entro il 30 luglio 2022. In caso contrario, sarà possibile richiederli per l’anno 2023, a patto d’iniziare la messa in opera entro il 30 luglio del 2023.

L’istituzione di queste misure a sostegno dei Comuni costituisce una grande opportunità per il rilancio socio-economico di molte realtà locali. Le amministrazioni oggi dispongono di un valido strumento che apre le porte a diverse tipologie d’intervento, tra cui l’efficientamento energetico degli edifici.

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