Vuoi installare un impianto fotovoltaico su un terreno agricolo? Scopri come risparmiare con gli incentivi del Parco Agrisolare.
Il recente incentivo, mirato alla riduzione dell’impatto ambientale della filiera agroalimentare, consente alle aziende agricole d’installare pannelli fotovoltaici sui tetti dei propri stabili, risparmiando fino al 70% sulla spesa complessiva.
Dedicato alle attività relative al settore agricolo, zootecnico, agroindustriale e agli agriturismi, prevede che i collettori siano installati esclusivamente sui tetti, evitando l’occupazione del suolo.
In questo articolo di iQuadro scoprirai tutto quello che devi sapere sugli incentivi per impianto fotovoltaico su terreno agricolo.
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A quanto ammontano gli incentivi per impianto fotovoltaico su terreno agricolo?
Introdotto il 23 Marzo 2022, gli incentivi per il parco agrisolare sono rivolti a:
- Imprenditori agricoli professionali, sia società che individuali;
- Imprese agroindustriali individuate da un codice ATECO specifico;
- Cooperative agricole.
Un requisito fondamentale è avere un volume d’affari superiore ai 7.000 € annui.
La spesa massima ammissibile raggiunge quota 1.000.000 € IVA esclusa, a fronte di un massimale di 750.000 € I.E. per progetto singolo. Escludendo la quota per la sistemazione del tetto, l’investimento massimo ammissibile viene quantificato a 1.500 €/kWp.
Il contributo offerto risulta molto vantaggioso e garantisce un fondo perduto pari al 40% della spesa massima ammessa. La cifra sale al 50% se l’impresa richiedente si trova in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Il contributo a fondo perduto può ricevere il seguente incremento in base alla tipologia di azienda:
- 20%: imprese di produzione agricola primaria gestite da giovani agricoltori o dislocate in zone soggette a vincoli naturali;
- 10%: medie imprese;
- 20%: piccole imprese;
- 15%: per aziende che si trovano in zone assistite, che soddisfano le condizioni di cui all’art. 107, par. 3, lett. a) del Trattato per le imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli.
Per ottenere i pannelli fotovoltaici con incentivi statali, l’investimento va realizzato entro 18 mesi dalla comunicazione di ammissione al contributo.
Il bando Parco Agrisolare pone diverse direttive sugli interventi coperti dal finanziamento a fondo perduto. Continua a leggere per conoscere tutti i dettagli.
Quali sono le spese ammissibili per gli incentivi del parco fotovoltaico agricolo?
Gli incentivi offrono importanti vantaggi fiscali a chi decide d’installare un impianto fotovoltaico su un terreno agricolo, coprendo numerosi capitoli di spesa.
Le spese ammissibili sono:
- Progettazione dell’impianto, asseverazioni e relative spese professionali preliminari;
- Rimozione e smaltimento dell’amianto dal tetto;
- Acquisto e installazione dei materiali;
- Demolizione e ricostruzione delle coperture;
- Fornitura e installazione di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione del display fotovoltaico, accumulatori per fotovoltaico, colonnine di ricarica elettrica per auto elettriche;
- Costi di connessione alla rete elettrica nazionale.
Il bando permette di aggiungere altri interventi in abbinamento all’installazione dell’impianto fotovoltaico, tra cui:
- Isolamento termico del tetto;
- Realizzazione di tetto ventilato tramite intercapedine d’aria.
In questo modo, le aziende agricole possono accedere ai benefici offerti dalle risorse rinnovabili. Continua a leggere per scoprire quali sono i vantaggi.
Quali vantaggi offre il fotovoltaico alle aziende agricole?
Il fotovoltaico in agricoltura rappresenta la massima espressione del concetto di sostenibilità. L’adozione dei pannelli solari contribuisce a rendere più green una tipologia di attività che fa della natura la sua più grande risorsa.
I pannelli solari rappresentano una scelta rivolta al futuro e offrono diversi vantaggi, tra cui:
- Riduzione dei consumi: la produzione di energia elettrica, sfruttando i raggi solari, riesce a soddisfare gran parte del fabbisogno energetico dell’azienda;
- Abbattimento dei costi: attraverso l’autoconsumo, si riduce drasticamente la quantità di energia prelevata dalla rete di distribuzione, il tutto a vantaggio dei costi in fattura;
- Rispetto per l’ambiente: l’energia prodotta dai collettori solari è totalmente pulita e non prevede l’emissione di sostanze nocive nell’aria.
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