Vuoi sapere come funziona un impianto fotovoltaico con accumulo? Sei nel posto giusto!
Naturale evoluzione dell’impianto solare classico, la variante con batterie è una soluzione efficiente capace di ridurre drasticamente i consumi energetici del tuo stabile.
La sua caratteristica principale è la capacità di sfruttare l’energia solare anche di notte: come avviene questo processo?
In questo articolo di iQuadro scoprirai tutto quello che devi sapere sul fotovoltaico con accumulo e come funziona.
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Cos’è il fotovoltaico con accumulo?
Gli impianti fotovoltaici producono importanti quantità di energia durante le ore di esposizione al sole, ma appena il 30% di questa viene consumata: cosa succede al resto della corrente?
Generalmente, una volta colmato l’autoconsumo, l’eccesso di energia viene reimmesso nella rete e “venduto” al gestore attraverso il meccanismo dello scambio sul posto. In alternativa, si può decidere di stoccare questa energia.
Dotando un impianto a pannelli solari classico di un accumulatore si ha la possibilità di immagazzinare la corrente prodotta durante il giorno, per poi servirsene di sera o durante le giornate particolarmente nuvolose.
L’impianto fv con accumulo abilita quello che viene definito “autoconsumo differito” e si propone come un’ottima soluzione per tagliare i costi in bolletta.
Continua a leggere e scopri di più sul suo funzionamento.
Come funzionano i pannelli solari con accumulatori?
Il cuore pulsante dell’intero sistema è lo stesso di un impianto fotovoltaico classico: i pannelli solari.
A questi viene abbinata una batteria, il cui compito è catturare tutta l’energia in eccesso prima che venga immessa nella rete nazionale. La ricarica degli accumulatori avviene tramite un inverter che regola frequenza e tensione della corrente in base alle esigenze dell’impianto.
In commercio esistono differenti tipologie di batterie, tra le tecnologie più diffuse segnaliamo:
- Piombo-acido: vantano un prezzo d’acquisto decisamente basso ma richiedono molta manutenzione e perdono completamente di efficacia quando la carica cala al di sotto del 20%;
- Al litio: hanno un costo maggiore, ma bilanciano l’investimento eliminando le spese di manutenzione e garantendo un ciclo vitale di circa 8 anni;
- Stazionarie: permettono di accumulare grosse quantità di corrente ma necessitano di un regolatore che le mantenga costantemente cariche;
- AGM: tra le tecnologicamente più avanzate, si ricaricano con grande velocità e hanno una durata superiore alle batterie al litio.
In base alle esigenze della struttura, gli accumulatori possono lavorare a diverse tensioni, tra cui:
- 12V;
- 24V;
- 48V.
L’inverter si occupa dunque della trasformazione della bassa tensione delle batterie fotovoltaiche in corrente alternata a 220 V per l’utilizzo con la maggior parte degli apparecchi.
Cosa comporta l’installazione di un impianto fv con accumulo? Scoprilo nel prossimo paragrafo.
Fotovoltaico e accumulo: quali sono i vantaggi?
Scelto da molte aziende per ridurre i consumi energetici, l’impianto fotovoltaico abbinato a batterie comporta importanti benefici, tra cui:
- Risparmio economico: sfruttando l’energia presente negli accumulatori, riduce drasticamente la richiesta di corrente dalla rete nazionale. Una soluzione che permette di tagliare in maniera netta i costi relativi alla componente energia;
- Sostenibilità: grazie all’autoconsumo differito incrementerai notevolmente la quota di energia sostenibile utilizzata. Questo ridurrà in maniera sensibile l’impatto ambientale del tuo business.
Anche chi è già in possesso di un sistema a pannelli solari può godere di questi vantaggi: gli accumulatori possono essere installati su impianti esistenti massimizzandone l’efficienza.
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Le batterie contribuiscono ad incrementare l’investimento necessario all’installazione di un impianto fotovoltaico con accumulo, ma ne vale davvero la pena? Scoprilo nel prossimo paragrafo.
Quanto costa un impianto fotovoltaico con accumulo?
L’accumulatore è un accessorio che bilancia un importante investimento ad un incremento delle prestazioni del tuo impianto.
Oltre al prezzo dei pannelli solari e delle componenti elettriche necessarie al loro funzionamento, le batterie prevedono un sovrapprezzo legato a due fattori:
- Tipologia batteria: in base alla tecnologia che sfrutta la batteria, il prezzo varia notevolmente. Per esempio, un accumulatore a ioni di litio può costare anche il 500% in più rispetto ad uno al piombo-acido;
- kWh: l’energia erogabile dalle batterie. La cifra esatta viene determinata in base alle esigenze dello stabile.
A seconda del modello scelto, si possono registrare prezzi attorno ai 1.200 €/kWh per una buona batteria a ioni di litio. La cifra può scendere anche sotto i 300 €/kWh per un più datato accumulatore al piombo-acido.
L’investimento iniziale può essere ammortizzato sfruttando gli incentivi statali: in base alla tipologia di impianto e agli interventi di efficientamento energetico trainanti effettuati, si può accedere all’ecobonus 110%.
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