Hai sentito parlare di energy community ma non sai di cosa si tratta? Scoprilo in questo articolo!
Basate sul principio della condivisione delle energie rinnovabili per ottimizzarne al massimo l’utilizzo, le comunità energetiche permettono di trarre il massimo da una serie d’impianti fotovoltaici interconnessi tra loro.
Utilizzando l’energia prodotta dai pannelli solari delle energy community, si accede a importanti vantaggi economici e si contribuisce a salvare l’ambiente, sfruttando energia pulita.
Nei prossimi paragrafi scoprirai tutto quello che devi sapere sulla comunità energetica e come accedervi.
Cosa sono le energy community?
Essenzialmente, con comunità energetica si intende un insieme di persone che mette a disposizione energia rinnovabile attraverso un meccanismo di scambio alla pari.
Queste si pongono come una valida alternativa alla rete nazionale, riuscendo a ridurre drasticamente il prelievo di energia e allo stesso tempo incentivando lo sfruttamento delle fonti rinnovabili.
Per comprendere meglio cosa si intende per comunità energetica, è necessario conoscere l’evoluzione della rete elettrica in funzione della digitalizzazione.
In passato, la rete si basava su un sistema centralizzato in cui il gestore elettrico forniva energia ai vari membri della rete. Ovvero a ogni singolo utente che la componeva, attraverso il cosiddetto meccanismo one-to-many.
Con l’introduzione degli impianti fotovoltaici, sono nate due nuove forme di rete decentralizzata basate su collegamenti:
- One-to-one: avviene quando un utente autoproduce corrente per utilizzo personale;
- Many-to-many: più persone mettono a disposizione di altri utenti l’energia prodotta dai propri impianti green.
Ciò è possibile attraverso la Smart Grid, una rete decentralizzata che regola in maniera autonoma i flussi di energia attraverso un algoritmo di intelligenza artificiale, che misura la quantità di energia necessaria a ogni membro.
La connessione alla Smart Grid permette di creare comunità energetiche, le quali prevedono due tipologie di partecipanti:
- Consumer: soggetti che sfruttano l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici, acquistandola con tassi agevolati;
- Prosumer: proprietari di pannelli solari, i quali mettono a disposizione della comunità l’energia prodotta.
Questa pratica è regolata da un contratto privato tra le parti, il quale certifica il rispetto di determinate caratteristiche: scoprile nel prossimo paragrafo.
Quali sono i requisiti fondamentali delle comunità energetiche?
La Direttiva RED II chiarisce quali sono le condizioni da rispettare per la realizzazione di una comunità energetica.
Il regolamento, attuato col DL Milleproroghe, prevede i seguenti requisiti:
- Obiettivo della comunità: lo scopo principale di una energy community non è la vendita dell’energia elettrica, ma la riduzione degli sprechi energetici attraverso la promozione della cultura green. La comunità deve garantire benefici ambientali e socioeconomici all’area locale;
- Accesso alle comunità: tutti possono entrare in una energy community, con l’unica distinzione tra consumer e prosumer. L’unico requisito è che tutti i punti di immissione e prelievo siano ubicati su reti elettriche associate alla medesima cabina di trasformazione;
- Tipologia impianti: l’energia deve essere prodotta esclusivamente da fonti rinnovabili e gli impianti non devono superare una potenza complessiva di 200 kW. I sistemi devono essere connessi alla rete nazionale con lo scopo dell’autoconsumo istantaneo;
- Natura del contratto: tutti gli utenti accedono alla comunità sottoscrivendo un contratto di diritto privato. Ciò riserva la possibilità di recedere dal contratto stesso in qualsiasi momento.
Le normative chiariscono dunque l’obiettivo di creare un mercato dell’energia equo e sostenibile, basato sull’economia circolare e il sostegno a iniziative mirate al rispetto per l’ambiente.
L’ingresso in una energy community è estremamente semplice, scopri come farlo nel prossimo paragrafo.
Come entrare in una comunità energetica?
Come riportato in precedenza, l’accesso non è riservato esclusivamente ai possessori di impianti fotovoltaici con accumulo. Tutti possono beneficiare dell’energia pulita prodotta da queste realtà.
Ciò che garantisce l’ingresso alle energy community è un dispositivo chiamato SNOCU.
Acronimo di Smart NOde Control Unit, questo controller costituisce il punto d’accesso alla Smart Grid e si connette direttamente alla piattaforma digitale che gestisce la comunità energetica di riferimento.
Lo SNOCU connette virtualmente consumer e prosumer, attivando immediatamente lo scambio di energia.
Ti stai chiedendo quante sono le comunità energetiche in Italia? Attualmente la cifra è ancora molto bassa, anche a causa di un ritardo nella definizione dei regolamenti in materia. Nei prossimi 10 anni, si stima la creazione di diverse migliaia di comunità.
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