Display fotovoltaico: come si legge

leggere il display fotovoltaico

Vuoi sapere come leggere il display del tuo impianto fotovoltaico? Sei nel posto giusto!

Necessario al monitoraggio dell’andamento del tuo impianto e del relativo stato di salute delle componenti principali, il display posto sull’inverter fornisce informazioni tanto basilari quanto essenziali.

Utile non solo per un tecnico, ma anche per l’utente che vuole conoscere lo stato di funzionamento e reale efficacia dei pannelli solari. Il display oggi è stato sostituito da una serie di sensori smart, i quali si collegano in modalità wireless a smartphone e PC.

Scopri in questo articolo di iQuadro come leggere i dati del display per fotovoltaico ed utilizzarli al meglio.

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Come leggere il display del fotovoltaico?

Gli impianti fotovoltaici di vecchia generazione presentano un display sull’inverter, il cui compito è fornire all’utente dati sulla produzione di energia, allo stesso modo di un comune contatore della luce.

I dati forniti si basano sulla produzione istantanea o periodica di energia, tra questi troviamo quelli a potenza:

  1. Istantanea: permette di verificare l’effettiva resa dell’intero impianto. Un brusco calo di questo dato, può essere un campanello d’allarme per un eventuale guasto;
  2. Massima prodotta: indica il picco di produzione, ovvero la quantità di energia massima che si è riusciti a produrre in un determinato periodo.

Gli inverter attuali non si servono più dei display a led per il fotovoltaico, ma puntano tutto su una serie di sensori interni che trasmettono le informazioni attraverso protocolli wireless.

In questo modo è possibile monitorare da remoto le prestazioni dell’apparato, fornendo i dati in maniera più accessibile tramite portali web o app per smartphone.

Come interpretare i dati dell’inverter? Prima di esaminare a fondo le cifre restituite è importante conoscere questo dispositivo e le sue caratteristiche.

Che tipi di inverter per pannelli fotovoltaici esistono?

L’inverter è il cuore pulsante dell’impianto fotovoltaico. Il suo compito è quello di ricevere l’energia elettrica prodotta dai pannelli solari e convertirla in un formato adatto all’utilizzo in un’abitazione o un edificio industriale.

In base alle esigenze dello stabile, gli inverter si differenziano per:

  1. Potenza: questa può variare tra i 2 e i 5 kW per impianti residenziali. Per installazioni commerciali, la potenza cresce fino a 20. Per quanto riguarda le centrali fotovoltaiche, la potenza può toccare anche il MegaWatt;
  2. Fase: i kit più piccoli montano inverter monofase ma, nel caso di impianti più complessi, diventa necessario passare ad un modello trifase;
  3. Trasformatore: fondamentale per garantire la messa a terra dei pannelli solari, incide notevolmente sull’efficienza dell’inverter e le sue dimensioni.

Sulla base di queste caratteristiche, potrai scegliere un inverter adeguato alle tue esigenze. Inoltre, gli inverter analizzano il flusso di corrente tra i pannelli e la rete elettrica, restituendo all’utente importanti dati sul funzionamento dell’intero impianto.

Scopri nel prossimo paragrafo come tradurre le cifre mostrate sul display fotovoltaico o sull’app di gestione.

Come leggere i dati di un inverter?

Il display degli inverter di vecchia generazione fornisce una serie di dati molto simili a quelli che puoi leggere su un comune contatore della luce.

Sulla base di queste informazioni, puoi effettuare un monitoraggio dell’impianto fotovoltaico molto basilare, ma essenziale per conoscere lo stato di salute e l’effettiva resa dei tuoi pannelli solari.

I contatori possono essere divisi in due categorie, ovvero di:

  1. Produzione: collocato direttamente sotto ai pannelli fotovoltaici, misura la quantità di energia prodotta da essi;
  2. Scambio: disposto dopo l’inverter, analizza il flusso di corrente differenziandolo tra quello utilizzato (autoconsumo) e quello ceduto al GSE (scambio sul posto).

Il contatore di produzione restituisce dati in base al periodo di fatturazione, dividendoli in “periodo attuale” e “periodo precedente” e offrendo un rapido strumento di confronto. I dati sulla produzione sono generalmente divisi nelle seguenti fasce orarie:

• A1: dal lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle 19:00;
• A2: comprende la fascia oraria 7:00 – 8:00 e 19:00 – 23:00 dei giorni feriali e il range 7:00 – 23:00 del sabato;
• A3: integra tutta la domenica e le fasce di orarie notturne della settimana.

La somma di questi 3 valori, restituisce l’intera produzione del periodo di fatturazione. Una forte differenza con i dati relativi al periodo precedente è un chiaro segnale di un problema all’impianto. In questi casi risulta necessario contattare un tecnico per effettuare la manutenzione o un revamping.

I contatori di scambio permettono di calcolare in maniera ancora più efficace le reali performance dei pannelli. Scopri perché nel prossimo paragrafo.

Misurare la reale efficienza col display fotovoltaico di scambio

Nei contatori di scambio, le informazioni vengono fornite suddivise in due sezioni:

  1. Prelievi: indica la quantità di energia utilizzata e autoconsumata;
  2. Immissioni: segnala la corrente venduta al GSE tramite lo scambio sul posto.

Ne consegue che il rapporto tra questi due valori determina l’effettiva resa dell’impianto. Un maggiore autoconsumo, in rapporto allo scambio sul posto, indica un corretto dimensionamento dell’impianto.

Inversamente, un’eccessiva immissione di corrente nella rete nazionale è segnale di un impianto con una produzione eccessiva rispetto alle reali esigenze dello stabile. In questo caso potrebbe essere opportuno installare degli accumulatori per fotovoltaico.

Se vuoi monitorare in maniera ancora più precisa il fotovoltaico, dovresti prendere in considerazione l’utilizzo delle funzionalità remote: il tuo impianto non ha la connettività wireless? Passa ad un modello di ultima generazione!

iQuadro fornisce servizi di efficientamento energetico e mette a tua disposizione un team di esperti che ti aiuteranno a progettare un apparato green interamente basato sulle esigenze del tuo stabile. Contattaci per una consulenza.

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