Il conto termico 2024 è un incentivo statale che promuove l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni.
Questo strumento, introdotto per la prima volta nel 2013 dal D.M. 28/12/21012, è stato aggiornato con il c.d. D.M. “Conto Termico” nel 2016, per adattarsi alle nuove tecnologie e alle esigenze del mercato.
Ma, con il nuovo decreto Conto Termico 3.0 del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) è in arrivo un ulteriore aggiornamento dell’incentivo per interventi di efficientamento energetico di privati e PA
Con l’ultimo aggiornamento saranno ampliate le modalità di accesso, i soggetti ammessi (per esempio le comunità energetiche) e le agevolazioni per tutti coloro che desiderano migliorare l’efficienza energetica delle proprie abitazioni o uffici.
In questo articolo di iQuadro, esploreremo nel dettaglio come funziona questo contributo e come è possibile beneficiarne.
Cos’è il Conto Termico 2024
Si tratta di un programma governativo italiano nato per incentivare la transizione verso l’efficienza energetica e l’uso di fonti rinnovabili. Questo meccanismo di incentivazione si basa su un fondo di 900 milioni di euro annui (di cui 400 destinati alle PA) e permette in sostanza di riqualificare edifici pubblici e privati, allo scopo di:
- migliorare le prestazioni energetiche;
- ridurre i costi dei consumi;
- recuperare la spesa sostenuta in breve tempo.
La platea dei beneficiari, come vedremo meglio anche in seguito, è molto ampia perché comprende non solo le Pubbliche Amministrazioni, ma anche le imprese e i privati. Ma, nel dettaglio, come funziona il conto termico? Scopriamolo nel prossimo paragrafo
Conto termico, come funziona
Questa misura prevede un contributo economico erogato dal Gestore Servizi Energetici (GSE), la società incaricata dallo Stato per gestire questo tipo di incentivo.
La domanda per accedere all’incentivo conto termico va fatta attraverso il portale del GSE, entro 60 giorni dalla data di conclusione dell’intervento realizzato. Dunque, va prima realizzato l’intervento di efficienza energetica o di utilizzo di fonti rinnovabili e solo in un secondo momento viene presentata la domanda di incentivo.
Quanto si recupera con il Conto Termico?
Una volta approvata la domanda, il beneficiario può ottenere un rimborso parziale delle spese sostenute per l’intervento. La normativa in vigore prevede, infatti, un contributo a fondo perduto fino al 65% delle spese sostenute.
In alcuni casi, per le Pubbliche Amministrazioni, il contributo può arrivare anche al 100% dei costi sostenuti, con un contributo fino a 575 euro al metro quadro, in particolare se si tratta di scuole, strutture sanitarie, presidi medici o case di cura pubbliche.
L’incentivo verrà erogato in un’unica soluzione se l’importo è inferiore a 15.000 euro, oppure in rate annuali distribuite su 2-5 anni in base al tipo di intervento.
Incentivi conto termico, chi può richiederli?
Il meccanismo del conto termico 2024 è aperto a diverse categorie di beneficiari, tra cui:
- Privati cittadini: proprietari di abitazioni private, condomini e residenti in edifici multifamiliari;
- Imprese: piccole, medie e grandi imprese che vogliono migliorare l’efficienza energetica dei propri impianti;
- Pubbliche amministrazioni: enti pubblici che intendono promuovere la sostenibilità ambientale attraverso interventi di efficientamento energetico. Di queste fanno parte anche le Cooperative di abitanti, le Società a patrimonio interamente pubblico e le Società cooperative sociali.
La novità è che l’agevolazione potrà essere destinata anche agli Enti del terzo settore, alle configurazioni di autoconsumo collettivo e le comunità energetiche rinnovabili.
Come richiedere l’incentivo? Per beneficiare del contributo, è necessario seguire alcuni passaggi:
- Valutazione energetica: effettuare una diagnosi energetica dell’edificio per identificare gli interventi più efficaci;
- Preventivo e progettazione: ottenere preventivi dettagliati e progettare l’intervento in conformità con le normative vigenti;
- Presentazione domanda: compilare e presentare la domanda di incentivo attraverso il portale online dedicato;
- Realizzazione intervento: effettuare l’intervento secondo le specifiche tecniche e le linee guida del programma;
- Richiesta Rimborso: dopo aver completato l’intervento, presentare la documentazione necessaria per richiedere il rimborso delle spese sostenute.
Per le diverse categorie di soggetti interessati sono stati previsti anche adeguati canali di richiesta.
Per aziende e privati, l’unica possibilità è l’accesso diretto con presentazione della domanda diretta o tramite ESCo al Portaletermico messo a disposizione dal GSE, entro 60 giorni dalla fine dei lavori.
Le Amministrazioni Pubbliche possono accedere all’incentivo anche su prenotazione, prima dell’inizio dei lavori, ma sempre dopo aver definito il contratto di rendimento energetico con la ESCo. Prenotando l’incentivo, si riceve un acconto delle spettanze all’avvio degli interventi e il saldo finale a conclusione dei lavori.
Quali lavori rientrano nel conto termico? Nel prossimo paragrafo vedremo nel dettaglio gli interventi ammessi all’incentivo.
Cosa rientra nel conto termico 2024?
Come abbiamo detto in precedenza, il nuovo conto termico incentiva principalmente interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Questi lavori incentivabili possono includere, per esempio:
- Pompe di calore;
- Solare termico;
- Impianti ibridi a pompa di calore;
- Sostituzione di sistemi di climatizzazione con tecnologie ad alta efficienza (solo privati);
- Trasformazione edifici esistenti in nZEB “Edifici a Energia quasi Zero” (solo PA);
- Installazione elementi infrastrutturali per ricarica veicoli elettrici (solo PA).
Gli incentivi per gli interventi di incremento dell’efficienza energetica sono riservati alle Pubbliche Amministrazioni, che potranno comunque realizzare anche quelli per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili sugli edifici di proprietà pubblica.
I soggetti privati potranno invece realizzare solo interventi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza, purché di piccole dimensioni.
Per le PA, la misura finanzia fino al 65% delle spese per interventi di efficienza energetica sugli impianti degli edifici e copre il 100% dei costi per la Diagnosi Energetica. Per le PA, iQuadro offre diagnosi tecnica e architettura finanziaria per arrivare al 100% di incentivo.
La misura è cumulabile con altri finanziamenti pubblici, purché il totale dei contributi non superi il 100% dei costi degli interventi.
Il conto termico 2024 offre un’opportunità significativa per migliorare l’efficienza energetica degli edifici e promuovere l’uso di fonti rinnovabili. Con un budget annuale di 900 milioni di euro, sostiene concretamente privati, imprese e Amministrazioni Pubbliche che desiderano investire in soluzioni energetiche sostenibili.
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