Come leggere la bolletta della luce? Comprendere il significato di ogni singola voce presente all’interno di questo documento è fondamentale per capire esattamente a quanto ammonta il consumo di energia e cosa si sta pagando. Soprattutto alla luce degli aumenti dei costi in bolletta.
La bolletta della luce è uno dei documenti di fatturazione più importanti per ogni consumatore energetico, ma spesso può risultare complessa a causa della moltitudine di voci e sigle presenti.
In questo articolo di iQuadro, vedremo insieme come leggere e interpretare correttamente le bollette della luce, offrendo una panoramica dettagliata e informazioni utili che ti aiuteranno a gestire meglio la tua utenza.
Come leggere una bolletta della luce
Ogni compagnia energetica può avere un layout e una disposizione delle voci leggermente diverse per le proprie fatture, ma le seguenti sezioni sono generalmente presenti in tutte le bollette della luce.
Nella parte in alto della bolletta, di solito, troviamo i dati del cliente e della fornitura elettrica, che servono a identificare il titolare del contratto e includono:
- nome cliente / ragione sociale;
- codice fiscale o numero partita IVA;
- indirizzo di recapito della bolletta (non necessariamente uguale a quello in cui è erogata la fornitura);
- numero cliente;
- codice POD dell’utenza;
- mercato di riferimento (libero o servizio di maggior tutela).
Altre sezioni presenti in bolletta sono:
- Informazioni sull’offerta: nome, codice, data attivazione e scadenza offerta, e scadenza del contratto;
- Caratteristiche tecniche della fornitura: potenza impegnata, massima potenza prelevata, data di attivazione, distributore di riferimento, tipo di cliente (domestico residente/non residente; domestico con pompa di calore, altri usi);
- Dati di fatturazione: includono il periodo di riferimento per il consumo di energia, la tipologia di fornitura (nel nostro caso energia elettrica), il numero e la data della fattura;
- Dettagli del consumo: questa parte riepiloga il consumo di energia durante il periodo di fatturazione (espresso in kWh), il consumo annuo suddiviso per fasce orarie (F1, F2, F3), le letture del contatore, all’inizio e alla fine del periodo di fatturazione;
- Totale da pagare: ovvero quanto il cliente deve pagare alla compagnia energetica per il consumo di energia durante il periodo di fatturazione;
- Dettagli delle tariffe, costi e addebiti: questa sezione mostra come è composto l’importo da pagare, elenca le singole voci di spesa e le tariffe applicate per l’energia consumata, nonché bonus, costi fissi e variabili, tasse governative e altri addebiti aggiuntivi:
- Metodi di pagamento e scadenze: questa sezione fornisce informazioni su come effettuare il pagamento della bolletta, i metodi di pagamento accettati e la data di scadenza del pagamento;
- Dettagli del contatore: qui vengono riportati i dettagli relativi al contatore utilizzato per misurare il consumo di energia, come il numero di serie del contatore e la data dell’ultima lettura.
La voce del bonus sociale, ovvero lo sconto applicato per i cittadini con Isee sotto i 15.000 euro, è presente laddove l’agevolazione è riconosciuta all’intestatario dell’utenza. Alcune bollette possono includere anche informazioni aggiuntive, come consigli per risparmiare energia, offerte speciali o promozioni della compagnia energetica.
Infine, in una bolletta sono sempre presenti i recapiti per contattare il venditore di energia elettrica, per fare reclami o segnalare guasti.
Come puoi vedere una bolletta è organizzata in modo da fornire a un cliente tutte le informazioni principali sulla sua fornitura elettrica e i suoi consumi, nel rispetto di quanto previsto dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti (ARERA).
Ma vediamo meglio, nel prossimo paragrafo, come si legge la bolletta della luce e le singole voci di spesa in essa presenti.
Bolletta elettricità: quali sono le principali voci di spesa
Su tutte le bollette della luce sono indicate le medesime voci di spesa, che sono:
- spesa per l’energia elettrica;
- spesa per il trasporto dell’energia elettrica e la gestione del contatore;
- spesa per oneri di sistema;
- ricalcoli;
- totale imposte e IVA;
- Canone Rai.
La spesa per la materia energia comprende una quota fissa annuale per l’attivazione del punto di consegna e una quota variabile basata sul consumo, differenziata per fasce orarie se le utenze hanno un contatore teleletto. Questa voce riflette i costi sostenuti dal venditore per fornire energia, incluso l’acquisto, il dispacciamento e la commercializzazione.
La seconda voce riguarda il servizio di trasporto, distribuzione e gestione dell’energia fino all’utente, con una quota fissa mensile, una quota di potenza annuale e una quota variabile basata sui consumi, stabilita trimestralmente dall’ARERA e indipendente dal fornitore.
Gli oneri di sistema sono importi addebitati a tutti gli utenti per coprire spese di interesse generale nel settore elettrico. Le tariffe, stabilite trimestralmente dall’ARERA), includono una quota energia, una quota potenza e una quota fissa. La quota fissa non si applica alle residenze, mentre la quota potenza è destinata ai clienti non domestici.
La voce ricalcoli può comparire in caso di correzioni o aggiustamenti sui consumi o sulle tariffe applicate in bollette precedenti.
Le imposte sulla bolletta sono costi addebitati dal fornitore per conto dello Stato e degli enti locali, e includono l’imposta di consumo, che si applica alla quantità di energia utilizzata, e l’IVA, calcolata sul totale della bolletta, pari 10% per l’uso domestico e al 22% per altri casi.
Nella sezione relativa agli importi fatturati, si trova anche il canone di abbonamento Rai, una sorta di imposta sul possesso del televisore, addebitato sulla bolletta per uso domestico residente.
Cos’è la quota variabile dell’energia elettrica
La quota variabile dell’energia elettrica rappresenta il costo effettivo dell’elettricità consumata durante il periodo di fatturazione.
Questo costo dipende direttamente dalla quantità di energia utilizzata dal cliente: più energia viene consumata, più alta sarà la quota variabile. Il calcolo di questa quota si basa generalmente sulla moltiplicazione del consumo di energia per una determinata tariffa.
Poiché riflette direttamente il consumo effettivo di energia elettrica, la quota variabile costituisce una parte significativa della bolletta energetica e può variare notevolmente da un periodo di fatturazione all’altro, incidendo sul totale da pagare.
È importante tenere presente che le tariffe dell’energia possono variare a seconda delle condizioni del mercato energetico e delle politiche governative, il che può influenzare l’importo della quota variabile.
Bolletta della luce, ogni quanto arriva e come capire i costi
La frequenza con cui ricevi la bolletta della luce può variare a seconda della politica della compagnia energetica e del tipo di contratto che hai stipulato. Tuttavia, di solito le bollette della luce vengono emesse mensilmente o bimestralmente.
In alcuni casi, potrebbero esserci anche periodi di fatturazione diversi, come trimestrali o addirittura annuali, ma questo è meno comune.
Un’altra domanda molto comune è: “Come capire quanto pago in bolletta?”. La chiave per una risposta esaustiva, è comprendere la differenza tra consumi:
- stimati: Le compagnie energetiche possono stimare il tuo consumo se non è possibile leggere il contatore per motivi come l’inaccessibilità o la mancata lettura per un lungo periodo. Queste stime non si basano esclusivamente sui tuoi consumi storici, ma possono anche essere calcolate utilizzando modelli di consumo standard. Sebbene tali stime possano risultare accurate, è importante notare che potrebbero non riflettere esattamente il tuo consumo effettivo, poiché sono basate su dati generici e non su letture dirette del contatore;
- rilevati: sono consumi più accurati perché basati sulle letture effettive del contatore, e che riflettono il reale utilizzo di energia;
- fatturati: sono quelli effettivamente addebitati sulla bolletta da pagare.
Per capire quanto paghi in bolletta, verifica se i consumi sono basati su stime o letture effettive del contatore. Nel primo caso, potresti confrontare questi valori con le tue letture reali per assicurarti che i consumi siano accuratamente rappresentati.
Se viene registrato un utilizzo superiore o inferiore rispetto alla stima effettuata, il tuo fornitore provvederà ad emettere una bolletta di conguaglio, rispettivamente a credito o a debito.
Leggere la bolletta della luce: domande frequenti
Dove leggere il prezzo kWh sulla bolletta?
Il prezzo per kWh (kilowattora) di energia elettrica consumata di solito è indicato sulla bolletta energetica, spesso sotto la voce “Tariffa per kWh” o “Prezzo dell’energia”.
Dove trovo il costo del kWh in bolletta?
La collocazione precisa potrebbe variare a seconda della compagnia energetica. Di solito, viene elencato insieme ad altre tariffe, come quelle di trasmissione, distribuzione o eventuali tasse aggiuntive.
Come si calcola il costo del kWh?
Per calcolare il costo totale dell’energia elettrica consumata, moltiplica il consumo totale in kWh per il prezzo per kWh indicato sulla bolletta. Ad esempio, se il prezzo per kWh è di 0,20 euro e hai consumato 100 kWh, il costo totale dell’energia consumata sarà di 20 euro (0,20 euro/kWh * 100 kWh = 20 euro).
Questo calcolo tiene conto esclusivamente del prezzo dell’energia elettrica e non include eventuali costi aggiuntivi come quelli di trasmissione, distribuzione o tasse.
Sapere come leggere la bolletta della luce non solo ti rende consapevole dei tuoi consumi effettivi e del fabbisogno energetico reale, ma ti permette anche di selezionare il gestore più vantaggioso per le tue esigenze.
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