Ti sei mai chiesto come funziona una caldaia a gas?
Basata su una tecnologia di vecchia data, ma in continua evoluzione, la caldaia riesce a produrre acqua calda servendosi di combustibile gassoso, che può essere sia GPL, sia metano.
Col termine caldaia a gas ci si riferisce al modello classico. Dal funzionamento estremamente semplice nei suoi passaggi. In realtà anche le varianti a condensazione rientrano in questa categoria.
In questo articolo di iQuadro ti spiegheremo come funziona una caldaia e quali vantaggi offre.
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Come funziona una caldaia tradizionale?
Il principio alla base del funzionamento della caldaia a gas è tanto semplice quanto efficace: sfruttare l’energia sprigionata dalla combustione del gas per produrre calore.
L’energia generata viene impiegata per riscaldare l’acqua sanitaria e alimentare il riscaldamento domestico.
Essenzialmente, una caldaia tradizionale si basa su 4 elementi:
- Scheda elettronica: gestisce l’intero apparato e permette di regolare manualmente la temperatura dell’acqua desiderata;
- Camera di combustione: qui viene bruciato il gas, a seconda dei modelli la camera può definirsi “aperta” o “stagna”;
- Scambiatore di calore: si occupa di trasferire il calore generato dalla combustione del gas verso i circuiti domestici;
- Canna fumaria: espelle i fumi derivati dalla combustione.
Ritornando alla camera di combustione, le due tipologie presenti sul mercato differiscono per camera:
• Aperta: l’aria necessaria alla combustione viene immessa nella camera in maniera naturale;
• Stagna: chiusa ermeticamente, rende necessaria l’immissione dell’aria attraverso un sistema di tiraggio forzato.
In entrambi i casi, il calore accumulato dallo scambiatore termico viene convogliato in 2 circuiti:
- Nel primo caso, contiene l’acqua calda necessaria al riscaldamento dello stabile;
- Il secondo distribuisce l’acqua sanitaria ai vari rubinetti.
Ogni circuito ha esigenze differenti. Per il riscaldamento l’acqua è già presente nel circuito e va soltanto riscaldata per raggiungere la temperatura desiderata. Diverso il discorso è per i rubinetti, i quali avranno bisogno di un flusso diretto e costante di acqua sanitaria riscaldata “al momento”.
La combustione dei gas produce diversi fumi. Questi vengono estratti dalle caldaie a gas tramite l’apposita canna fumaria, posta in alto. A seconda dei modelli, può essere presente un sistema di estrazione forzata dei fumi tramite ventola. Di solito viene previsto quando la canna fumaria ha lunghezze superiori ai 3 metri.
La naturale evoluzione della caldaia tradizionale è la variante a condensazione. Continua a leggere per scoprire come funziona.
La condensazione al servizio delle caldaie per riscaldamento autonomo
Questa particolare tipologia di caldaia a gas si basa su una tecnologia capace di migliorarne notevolmente l’efficacia e, allo stesso tempo, ridurre le emissioni nocive.
Il segreto sta nello sfruttamento dei fumi prodotti dalla combustione. Se nei modelli a camera aperta o stagna questi vengono direttamente espulsi, nelle varianti a condensazione vengono riutilizzati per generare acqua calda.
Dopo aver bruciato il gas, i fumi generati raggiungono una temperatura di 100° C. Questi sistemi di riscaldamento riescono a recuperare parte dell’energia termica trasportata da essi, attivando, come suggerisce il nome, un processo di condensazione degli stessi.
In fase di riscaldamento dell’acqua, viene poi prodotto vapore acqueo.
Caldaia a gas: quale modello scegliere?
La tecnologia su cui si basano le caldaie tradizionali è largamente collaudata e oggi ha raggiunto livelli di efficienza molto elevati.
A questo si aggiunge una grande affidabilità e un prezzo, tra acquisto ed installazione, abbastanza ridotto rispetto alla controparte a condensazione. Se per la prima puoi mettere in conto un budget tra i 500 e i 2000 €, per la seconda avrai bisogno di almeno 3500 €.
Una volta valutato l’investimento iniziale, saranno 3 i fattori determinanti per la scelta:
- Consumi: le caldaie a condensazione risultano particolarmente efficienti e garantiscono una riduzione dei consumi della portata del 30% rispetto ai modelli tradizionali;
- Manutenzione caldaia: i prezzi per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle caldaie a gas classiche non sono molto onerosi;
- Temperatura acqua: i sistemi di riscaldamento a camera stagna o aperta riescono a produrre senza problemi acqua fino a 80° C. Le caldaie a condensazione lavorano in condizioni ottimali in un range tra i 50° e i 55° C.
A questi punti si aggiungono anche i vantaggi fiscali. Installare una caldaia a condensazione offre l’accesso agli ecobonus 50% e 65%. Un importante incentivo che permette di ridurre considerevolmente le spese di acquisto e messa in opera, ricevendo lo sconto in fattura.
Conoscere il funzionamento e le differenze tra le tipologie attualmente in commercio ti aiuterà scegliere la caldaia migliore per le tue esigenze ma, se hai ancora dubbi, puoi rivolgerti ad iQuadro.
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