Il bonus caldaia 2021 offre l’opportunità di sostituire la vecchia caldaia con un nuovo modello più performante ed ecologico.
Questo incentivo garantisce importanti vantaggi economici, che ti permetteranno di ridurre notevolmente i costi relativi all’acquisto e all’installazione del nuovo impianto di riscaldamento.
In questo articolo di iQuadro scoprirai tutto quello che devi sapere sul bonus caldaia e quali sono i requisiti per ottenerlo.
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Cos’è il bonus caldaia 2021?
Si tratta di una detrazione fiscale, approvata con la Legge di Bilancio 2020, che rientra in un piano generale mirato a offrire strumenti economici a tutti i soggetti interessati al rinnovo dei propri stabili.
Col bonus caldaia potrai dare al tuo edificio tutto il necessario per affrontare al meglio l’inverno, beneficiando di:
- Minori consumi: le recenti tecnologie hanno reso le caldaie particolarmente efficienti e capaci di ridurre notevolmente i consumi di combustibile;
- Eco-sostenibilità: passando a un modello a biomassa, rispetterai l’ambiente, in quanto la combustione di questi materiali non produce emissioni nocive;
- Risparmio economico: la riduzione dei consumi incide positivamente sui conti, in quanto dovrai acquistare meno pellet per la tua nuova caldaia.
Gli ecobonus ti permetteranno di accedere a tutto questo senza spendere enormi cifre. Continua a leggere per scoprire quanto risparmierai.
Sostituzione caldaia: a quanto ammonta la detrazione fiscale?
L’ammontare del bonus ricevuto è strettamente legato all’importo speso. Il bonus caldaia 2021 garantisce fino al 65% dell’investimento sostenuto per l’acquisto e l’installazione della nuova caldaia.
L’incentivo è destinato a tutti i soggetti IRPEF e IRES e la sua erogazione prevede 3 modalità:
- Detrazione fiscale: l’importo dell’intero bonus viene suddiviso in 10 rate annue, di pari importo, che vengono versate sotto forma di credito IRPEF o IRES. La cifra ricevuta potrà essere utilizzata per coprire i pagamenti di tributi tramite modello F24;
- Cessione del credito: per i soggetti incapienti IRPEF/IRES, ovvero coloro privi di redditi imponibili da dichiarare, è possibile cedere il credito ottenuto dal bonus direttamente ad un istituto bancario, il quale provvederà a convertirlo in liquidità;
- Sconto in fattura: in alternativa, puoi cedere il credito alla ditta che si occuperà dei tuoi lavori, la quale applicherà uno sconto del 65% direttamente in fattura permettendoti di usufruire del bonus in un’unica soluzione anziché attendere 10 anni;
- Conto termico 2.0: in funzione della zona geografica e del prodotto viene riconosciuto un incentivo. Il cliente autorizza iQuadro a richiedere al GSE il relativo incentivo, ottenendo così uno sconto immediato.
La cessione del credito per la caldaia è un’opzione scelta da molti. Per ottenere il bonus, il nuovo sistema di riscaldamento da te scelto dovrà soddisfare determinati standard, scopri quali nel prossimo paragrafo.
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Quali sono i requisiti per la detrazione del 65%?
Per rientrare tra i modelli ammessi all’ecobonus 65%, la tua nuova caldaia dovrà presentare le seguenti caratteristiche:
- Essere una variante a condensazione appartenente alla classe energetica A o superiore;
- Dotare di valvole di termoregolazione.
In assenza dei sistemi di termoregolazione, verrà corrisposta una detrazione fiscale del 50%. Invece, la scelta di una caldaia di classe B o inferiore non garantisce l’accesso a nessuna forma di incentivo.
Le detrazioni fiscali del 65% spettano solo in caso di presenza di un’asseverazione di un tecnico abilitato. Questo documento è fondamentale per certificare la presenza di tutti i requisiti necessari per ottenere il bonus.
È possibile ottenere il bonus caldaia al 110%?
Sì, a patto che questa operazione avvenga in concomitanza di uno dei 3 interventi trainanti segnalati dall’Agenzia delle Entrate:
- Cappotto termico: l’installazione di un sistema a cappotto per l’isolamento termico, a patto che l’area interessata copra almeno il 25% della superficie lorda esterna:
- Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernali: se avviene a favore di un sistema centralizzato per il riscaldamento e fornitura di acqua calda sanitaria. Questo può riguardare le parti comuni di un condominio o le soluzioni indipendenti;
- Interventi antisismici: se effettuati nelle zone a rischio sismico da 1 a 3.
La presenza di una o più di queste operazioni rende la sostituzione della caldaia un intervento trainato: questo gli garantirà l’accesso al superbonus 110%.
Oltre alla caldaia, puoi prendere in considerazione l’idea di aggiungere anche un impianto solare termico. In questo modo avrai un ulteriore supporto alla produzione di acqua calda sanitaria, riducendo il carico di lavoro della tua nuova caldaia.
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