Vuoi conoscere i tempi e le procedure necessarie all’allaccio fotovoltaico? Sei nel posto giusto!
L’operazione di allaccio è fondamentale per rendere realmente funzionante il tuo impianto a pannelli solari, consentendoti di risparmiare importanti cifre sulle spese energetiche.
Senza l’allaccio, non immetti la corrente prodotta in eccesso dall’impianto fotovoltaico nella rete elettrica nazionale, rinunciando di fatto a importanti vantaggi economici.
In questo articolo di iQuadro scoprirai tutto quello che devi sapere sull’allaccio fotovoltaico e i tempi per completarlo.
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Cos’è l’allaccio fotovoltaico?
L’allaccio costituisce di fatto l’attivazione di un impianto fotovoltaico. La connessione alla rete elettrica nazionale ti renderà a tutti gli effetti un produttore di energia green.
Un impianto fotovoltaico senza allaccio Enel viene definito “standalone”. Si tratta di sistemi che producono energia esclusivamente destinata all’autoconsumo e non sono abilitati al meccanismo dello scambio in rete.
L’allaccio è costituito da una serie di operazioni tecniche da eseguire in parallelo a un iter burocratico, che è necessario gestire con la massima cura.
Che vi sia il Superbonus o meno, l’allaccio fotovoltaico prevede prima di tutto l’installazione di un contatore bidirezionale. A differenza dei classici contatori luce, questo modello riesce a fornire dati precisi sull’energia elettrica:
- Prelevata dalla rete nazionale;
- Immessa in rete dal tuo impianto.
Senza la tecnologia bidirezionale, il tuo misuratore finirebbe col conteggiare entrambe le voci come consumo, eliminando di fatto i vantaggi del fotovoltaico.
I contatori teleletti di ultima generazione sono già predisposti per la bidirezionalità. Spesso basta un intervento da remoto da parte del gestore per attivare la modalità bidirezionale per pannelli solari.
L’allaccio fotovoltaico 110% va effettuato dopo aver verificato di disporre delle autorizzazioni necessarie all’installazione dei pannelli.
Questo genere di operazioni rientra spesso negli interventi di edilizia libera, nel caso d’impianti domestici fino a 20 kWh. In caso contrario, la ditta incaricata dovrà verificare la presenza di vincoli paesaggistici e richiedere le eventuali autorizzazioni alle autorità locali.
Per procedere all’allaccio vero e proprio, potrai seguire due strade: in entrambi i casi, i tempi saranno dettati dal gestore dei servizi elettrici. Continua a leggere per conoscere le tempistiche dell’allaccio fotovoltaico seguendo l’iter ordinario.
Quali sono i tempi per l’allaccio fotovoltaico Enel con iter ordinario?
Una volta ottenute le autorizzazioni alla costruzione dell’impianto, la ditta appaltatrice si occupa del disbrigo delle pratiche necessarie all’allaccio.
Il gestore di rete mette a disposizione un modello unico per richiedere il primo preventivo di allaccio, i cui tempi di elaborazione sono:
- 20 giorni lavorativi: per impianti con potenza d’immissione fino a 100 kW;
- 45 giorni lavorativi: quando la potenza è tra 100 e 1.000 kW;
- 60 giorni lavorativi: se si superano i 1.000 kW.
Il preventivo ricevuto ha una validità di 45 giorni, tempo entro il quale il soggetto responsabile dell’impianto può accettarlo. In caso di positività, andrà versato un anticipo del 30%. Il saldo avviene a fine lavori.
Il Testo Integrato delle Connessioni Attive chiarisce le tempistiche di allaccio, a partire dalla data di fine dei lavori, evidenziando due casistiche:
- Lavori semplici: massimo 30 giorni lavorativi;
- Lavori complessi: fino a 90 giorni lavorativi.
Nel caso di lavori semplici, i 30 giorni sono l’arco temporale entro il quale Enel può comunicare le date di allaccio previste, in genere vengono proposte due date; una di mattina e una di pomeriggio, distanziate 1-2 giorni tra loro.
Tali date possono eccedere anche di diversi giorni lavorativi, oltre i 30 previsti per la comunicazione, in base all’acquisizione di tutte le autorizzazioni. Ciò dipende, soprattutto, dai lavori da eseguire per predisporre all’allaccio.
In diversi casi, la tempistica può accorciarsi grazie all’iter semplificato. Continua a leggere per saperne di più.
Allaccio fotovoltaico, tempi accorciati con l’iter semplificato
Per poter accedere al percorso semplificato e accelerato, bisogna soddisfare i seguenti requisiti:
- Presenza di un’utenza elettrica in bassa tensione già attiva;
- Impianto fotovoltaico con potenza inferiore o uguale a quella già disponibile per il prelievo;
- Impianto con potenza massima di 20 kWp;
- Richiesta di scambio sul posto;
- Pannelli installati esclusivamente sul tetto;
- Presenza di un solo impianto sul contatore elettrico;
- Assenza di vincoli architettonici o naturalistici.
In presenza di tutte queste caratteristiche, la ditta appaltatrice potrà interfacciarsi direttamente con gli enti preposti per l’attivazione dell’impianto.
In questo caso, si procederà nel seguente modo:
- Prima dell’installazione, bisogna compilare il Modello Unico e inoltrarlo al gestore;
- Entro 20 giorni, Enel comunica al cliente l’avvenuto inoltro delle pratiche al Comune e al GSE;
- A fine lavori, viene compilata la seconda parte del Modello Unico e si paga la pratica;
- Entro 10 giorni dal pagamento, l’impianto sarà attivo.
Quindi, in totale si prevedono 30 giorni lavorativi da parte di Enel per l’attivazione, ma le tempistiche possono sensibilmente aumentare in caso di complicazioni nelle autorizzazioni comunali.
L’allaccio fotovoltaico in condominio o in una residenza privata, in presenza del Superbonus 110%, non può seguire l’iter semplificato, in quanto non è possibile accedere allo scambio sul posto.
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