Vuoi conoscere l’agrivoltaico e quali vantaggi offre? Sei nel posto giusto!
Perfetta sinergia tra fotovoltaico e natura, questa opportunità riesce a fornire enormi vantaggi agli agricoltori.
In un’unica soluzione, l’agrivoltaico permette di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili e, allo stesso tempo, rendere più efficienti le coltivazioni.
Evoluzione naturale dell’impianto fotovoltaico su terreno agricolo, garantisce la massima resa delle colture, sotto diversi punti di vista.
In questo articolo di iQuadro conoscerai tutte le informazioni sull’agrivoltaico, dalle caratteristiche degli impianti al suo impatto positivo sulle coltivazioni.
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Cosa significa agrivoltaico?
Quando si parla di fotovoltaico in agricoltura, si pensa immediatamente ad ampie distese di terreno, occupate da un vasto numero di pannelli solari.
Sebbene questa soluzione si riveli particolarmente efficace, ha il grave handicap di sottrarre importanti porzioni di terreno all’agricoltura.
Per risolvere questa problematica, si è trovata la sinergia perfetta tra fotovoltaico e natura, la quale permette la coesistenza di entrambi gli elementi.
Col termine agrivoltaico, si definisce un metodo di coltivazione capace di sfruttare i vantaggi delle energie rinnovabili anche in campo agricolo.
Dunque, in agricoltura troviamo 2 tipologie di tecnologie fotovoltaiche:
- Campi fotovoltaici: si tratta d’impianti che occupano ampie distese di terreno. Vengono installati prevalentemente in aree in cui i suoli non risultano adatti alla coltivazione;
- Impianti agrivoltaici: in questo caso, i pannelli solari risultano sollevati da terra. Ciò permette di produrre energia rinnovabile, preservando le coltivazioni già presenti.
Quali caratteristiche ha un impianto agrivoltaico? Scoprilo nel prossimo paragrafo.
Come sfruttare le energie rinnovabili in agricoltura
Essenzialmente, l’agrivoltaico si distingue dal fotovoltaico semplice per la presenza di una struttura, il cui compito è tenere sollevati i pannelli solari.
La progettazione di questi impianti tiene conto della tipologia di terreno su cui è presente, garantendo la massima resa in ogni contesto.
Gli obiettivi primari dei sistemi agrivoltaici sono 2:
- Produzione di energia elettrica;
- Potenziamento della coltivazione.
Per raggiungere questi ambiziosi traguardi, la struttura di base viene personalizzata in base alle seguenti variabili:
- Altezza da terra;
- Materiali utilizzati;
- Distanza tra moduli;
- Angolo di tilt;
- Percentuale di ombreggiamento.
La cosiddetta energia agricola può essere prodotta servendosi di una struttura fissa ma, in diversi casi, risulta opportuno realizzare un sistema variabile.
Questa tipologia di struttura sfrutta un meccanismo di tracking che consente ai pannelli di “seguire” il sole in due modi:
- Orizzontalmente: regolando attivamente l’angolo d’incidenza dei moduli;
- Verticalmente: seguendo l’orbita solare (Azimut).
Nel caso dei sistemi biassiali, il tracking avviene in entrambe le modalità.
Il tutto viene realizzato nel massimo rispetto per la natura, basti pensare che l’ancoraggio avviene tramite pali che possono essere rimossi senza lasciare alcuna traccia sul terreno.
Ciò garantisce importanti benefici, scoprili tutti nel prossimo paragrafo.
Quali vantaggi offre la tecnologia dell’energia per l’agricoltura
La tecnologia alla base dell’agrivoltaico è oggetto di studi dai maggiori istituti per la promozione dell’energia sostenibile.
Il progetto pilota “APV-RESOLA” del 2019, redatto dal Fraunhofer ISE, ha analizzato la resa di un impianto pilota da 194 kW Heggelbach, in Germania.
Il risultato degli studi ha fatto riscontrare i seguenti benefici:
- Minore esposizione alle intemperie: l’ombreggiamento parziale garantisce alle piante la giusta quantità di luce solare, senza pericolosi eccessi. Inoltre, i pannelli costituiscono una sorta di tetto, che protegge da eventi climatici estremi;
- Regolazione umidità suolo: un altro vantaggio dell’ombra è la capacità di mantenere il terreno umido più a lungo. Ciò comporta un sensibile risparmio idrico, quantificato tra il 14 ed il 29%;
- Termoregolazione: in base all’altezza dei pannelli, è possibile creare un vero e proprio microclima sul terreno. Ciò consente di gestire la temperatura delle colture in tutte e quattro le stagioni.
In definitiva, lo studio a Heggelbach ha evidenziato un incremento dell’efficienza del suolo, per la coltivazione del grano, fino al 160%.
Passare all’energia agricola costituisce di fatto una scelta consapevole e mirata allo sviluppo di una nuova forma di economia circolare.
Continua a leggere per ottenere maggiori informazioni sugli incentivi disponibili.
Passa all’agrivoltaico con iQuadro
L’agrivoltaico si basa su una tecnologia più raffinata rispetto al fotovoltaico tradizionale. Ciò comporta un investimento iniziale sensibilmente maggiore.
La spesa è ampiamente compensata da importanti benefici economici, come la maggiore efficienza dei campi, oltre che la riduzione dei consumi elettrici e idrici.
L’agrivoltaico non è mai rientrato nei sistemi d’incentivi nazionali. La situazione è destinata a cambiare, grazie all’integrazione di questi apparati attraverso l’applicazione del PNRR.
Oggi, l’impianto agrivoltaico può ottenere importanti incentivi, a patto di soddisfare i seguenti requisiti:
- Utilizzo di soluzioni innovative;
- Presenza di una struttura sollevata;
- Dotazione di sistemi di monitoraggio.
Per sensibilizzare sui vantaggi degli impianti agrivoltaici, ENEA ed ETA – Florence Renewable Energies, hanno messo a punto la piattaforma Agrivoltaico Sostenibile.
L’obiettivo di questo progetto è fornire linee guida e soluzioni tecniche per la diffusione di questa tecnologia in Italia.
iQuadro è in prima linea nella fornitura di sistemi capaci di abbattere le emissioni nocive, attraverso l’utilizzo delle risorse rinnovabili. Vuoi rendere la tua azienda più efficiente e rispettosa dell’ambiente? Contattaci e realizzeremo una soluzione ad hoc, in base alle tue esigenze energetiche.